venerdì 7 febbraio 2014

L'ONU attacca in modo pretestuoso la Chiesa

L’Onu ha deciso di attaccare la Chiesa accusandola di proteggere i preti pedofili, e chiedendo di modificare i canoni del dritto canonico sull’aborto e gli insegnamenti delle Chiesa su omosessualità e contraccezione .
Innanzitutto la Chiesa già con papa Benedetto XVI ha condannato gli episodi di pedofilia che hanno coinvolto i sacerdoti e papa Benedetto e papa Francesco hanno deciso di collaborare con le autorità e curare maggiorente le regole di accesso al sacerdozio per i casi che possono rivelarsi problematici. Vogliamo ricordare che Papa Benedetto XVI ha incontrato sei volte con incontri privati le vittime di abusi sessuali da parte di esponenti del clero. Quattro, in particolare, si sono svolti durante i suoi viaggi all’estero. Benedetto XVI in particolare ha dato una svolta decisiviva nell'affronatre il problema introducendo varie norme. Poi ci pare che mischiare tutti questi temi dovrebbe far capire come l’accusa alla Chiesa sui preti pedofili sia usata per attaccarla su ben altri temi che nulla centrano con gli abusi sui minori a meno che qualcuno pensi che l’educazione alla sessualità e la contrarietà a matrimoni gay e aborto siano le ragioni dei casi di pedofilia tra il clero. Sia chiaro non difendiamo preti pedofili, ce ne fosse anche uno solo sarebe di troppo, e certamente da parte di alcuni vescovi ci sono stati errori ma da qui a pretendere che l’Onu decida le linea morali ed educative della Chiesa ce ne passa di differenza. Vedremo come il nuovo segretario di Stato Parolin che ha detto di voler analizzare il testo deciderà di operare in questo suo primo atto di difesa pubblica della Chiesa.

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