martedì 17 dicembre 2013

Boldrini e Letta: un silenzio imbarazzato sarebbe risultato più opportuno

Non avremmo mai pensato di poter dare ragione a Mastella in merito alla vicenda dell’utilizzo dei voli di Stato, ma certamente la vicenda della presidente della Camera Boldrini indigna sia per il fatto in sé sia per le accuse rivolte a chi ne chiede spiegazione.

L’episodio contestato riguarda il viaggio in Sudafrica della presidente della Camera Boldrini in occasione della commemorazione di Nelson Mandela. Innanzitutto a questo evento erano presenti capi di Stato e di Governo quindi non riusciamo a trovare una giustificazione alla sua presenza, ma ancora meno a quella del suo compagno. La morale ovviamente vale solo per gli altri però, ricorderete l’indignazione che provocò il viaggio in aereo di Clemente Mastella allora ministro della Giustizia che portò con sè suo figlio, anticipando un viaggio previsto per il lunedì alla domenica e andando così ad assistere al Gran premio di Monza con un volo di Stato appunto. Mastella fu assolto dal Tribunale del ministri e alla Corte dei Conti per l’accusa di utilizzo indebito di un volo di Stato.

Ci chiediamo dove sono finiti i moralisti specie di sinistra di fronte alla vicenda che vede protagonista la presidente della Camera.

Come sempre innanzitutto due pesi e due misure, ma ad indignarci ancora di più di un viaggio non necessario, è l’assurda accusa rivolta dalla Boldrini a chi ha denunciato come fuori luogo e come spreco al sua partecipazione in Sudafrica. La Boldrini ha infatti addotto l’assurda accusa che le polemiche sono frutto di un pregiudizio sessista. Ma che cosa c’entra? In questo, come in altri casi, il suo atteggiamento rasenta l’arroganza, e ci rammarichiamo che il Presidente Letta ne sostenga nei modi la giustificazione. Forse un silenzio imbarazzato da parte sua sarebbe risultato più opportuno.

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