lunedì 18 novembre 2013

Politica del figlio unico: in Cina finalmente si cambia

In Cina il tasso di natalità è passato dai 5,83 figli per coppia negli anni '70 a 2,1 bambini nel 1990 per arrivare agli 1,3 attuali.
Questo è dovuto alla politica del figlio unico che ha creato grandi sofferenze e violenze che hanno portato anche squilibri sociali: come la forte differenza numerica tra maschi e femmine, il numero elevato di anziani senza assistenza familiare garantito prima dai figli, un rapido invecchiamento della popolazione che adesso il Plenum del partito comunista cinese comincia a temere. Sembra probabile quindi che verrà finalmente concesso di avere due figli anche non si sa ancora a quali coppie verrà concesso, se solo per quelli nati dopo una certa data, se solo per coppie composte da figli unici o anche se solo uno della coppia è figlio unico.
E’ comunque un segnale importante come anche l'annunciata riduzione dei campi di prigionia e rieducazione. Due segnali che sembrano aprire la speranza ad un maggior rispetto dei diritti delle persone ma richiederanno di essere verificati nel tempo.
Il fatto che la Cina affronti il problema dell’invecchiamento demografico e decida di abbandonare la politica del figlio unico dovrebbe anche nel resto del mondo far capire che il problema non è la sovrappopolazione ma il contrario. La forte natalità ha sempre creato ricchezza, le difficoltà che la Cina riscontra sono inoltre il segno di come sia la famiglia il nucleo fondamentale nella società che garantisce la tenuta sociale e ridurla ai minimi termini produce danni per la società stessa.

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