venerdì 19 luglio 2013

Il comune di Milano contro Dolce&Gabbana: assurdo


Il comune di Milano contro Dolce&Gabbana ennesimo esempio di una giunta farcita di ideologismo e che sta condannando la città ad un lento decadimento.

L'assessore comunale alle Attività produttive Franco D’Alfonso ha dichiarato: «Qualora stilisti come Dolce e Gabbana dovessero avanzare richieste per spazi comunali, il Comune dovrebbe chiudere le porte, la moda è un eccellenza nel mondo ma non abbiamo bisogno di farci rappresentare da evasori fiscali». Incredibile affermazione che contrasta col nostro sistema giudiziario che ritiene innocente ogni persona se non condannata al terzo grado di giudizio e quindi ancora una volta mostra come la sinistra milanese si erge a giudicare le persone, e poi clamoroso che si scagli contro uno dei nomi che hanno fatto grande la moda a Milano.

L'assessore alle attività produttive non si interroga sulle entrate che la città riceve grazie al mondo della moda e allo sviluppo che ha garantito e garantisce alla città? “Fate schifo”, “Ignoranti” è stata la risposta su twitter di Stefano Gabbana. Come dargli torto.

Un tale assessore dovrebbe immediatamente dimettersi o essere rimosso dal suo ruolo istituzionale.

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