giovedì 4 aprile 2013

Quirinale: serva una figura che unisca

Ormai è chiaro che prima dell’elezione del nuovo capo dello Stato non ci sarà la possibilità di formare un nuovo governo. La mossa di Napolitano di riaffermare che Monti non è stato sfiduciato e quindi rimane ancora in carica ha sancito di fatto la nuova scaletta politica.
E sul Quirinale il PD di Bersani tenterà di imporre un suo candidato andando probabilmente a rompere ogni possibilità d’accordo con il Pdl anche per il governo e cosi le elezioni si avvicinerebbero. Ma non tutti nel PD condividono questa scelta. Renzi ha sollecitato un cambio di linea, inoltre non sembra al momento emergere una linea comune su un nome.
Il Pdl, in attesa, potrebbe giocare una carta azzardata quella della Bonino, lo diciamo fin da ora sarebbe una scelta sconsiderata, la Bonino è una persona che per la sua storia personale non può rappresentare tutto il paese, non può rappresentare la parte cattolica del paese e i valori e diritti in cui si riconosce.

Prodi, come Berlusconi, rappresenterebbe una frattura. I loro due nomi hanno polarizzato fortemente l’Italia e non possono quindi ora rappresentarla nell’unità.

Ci auguriamo una scelta di altro profilo e non furbizie ed escamotage. Ci auguriamo una larga intesa su un nome rappresentativo per l’Italia, tutta l’Italia.

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