venerdì 12 aprile 2013

Margareth Thacher

Margareth Thacher è stata uno dei polittici più influenti dell'Europa prima della caduta del muro di Berlino.

Sicuramente un politico molto amato ma anche molto odiato. La sua figura, da cui deriva anche la definizione di Iron Lady, è stata contraddistinta dalla determinazione delle sue scelte nonostante le difficoltà. Ha saputo rinnovare una Gran Bretagna in crisi dopo la decolonizzazzione, ha saputo ridurre significativamente le ingerenze e influenze dei sindacati consentendo, non senza traumi e durissimi scontri e costi sociali, un rinnovamento della società inglese e del suo sistema produttivo. Ha dovuto fare scelte impopolari ma ha scelto, una qualità che oggi nella politica è piuttosto rara.

Certamente il suo modello iperliberista se aveva lo scopo di combattere il comunismo e l’ipersindacalizzazione, ha avuto anche degli effetti negativi, puntando spesso troppo sull'individualismo e senza occuparsi dei costi sociali delle riforme.

In politica estera gli va dato il merito di aver contribuito a far cadere la dittature in Argentina con la guerra delle Falkland, ma non possiamo scordare gli errori commessi nella gestione della crisi nord irlandese,  ha esasperato la lotta all'Ira in Irlanda del nord andando a ledere i diritti delle persone con leggi speciali discutibili. Il suo nomignolo Lady di ferro glielo diedero i russi che capirono bene la sua capacità di opporsi al comunismo anche culturalmente oltre che politicamnete. Si ricorderà di lei anche l'antieurepismo.

Ecco alcune sue frasi celebri che probabilmente rappresentano bene lo stile con cui ha operato e la sua determinazione.

"La società non esiste: esistono individui, uomini, donne e famiglie". (1987)

"Abbiamo dovuto combattere il nemico fuori dalle Falklands. Ma dobbiamo essere sempre vigili sul nemico che è all'interno che è molto più difficile da combattere e molto più pericoloso per la libertà". (Durante lo sciopero dei minatori negli anni 1984-1985).

"Non mi dà alcun fastidio se i miei ministri parlano, purchè facciano quello che dico io". (1980)

Per una donna che conosce i problemi del portare avanti una casa è sicuramente più semplice portare avanti un Paese" (1979, l'anno in cui è diventata primo ministro).

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