giovedì 7 marzo 2013

A Milano l'ideologia spinge per il testamento biologico


Eccoli, come previsto passata la campagna elettorale il comune di Milano rilancia la proposta del testamento biologico, certo già alcuni segnali si erano avuti visti gli ordini del giorno dei CDZ ma ecco la notizia “ Ieri è stata presentata una delibera di iniziativa consiliare (firmata da Marilisa D’Amico del Pd e da Patrizia Quartieri di Sel) che prevede la possibilità di depositare le dichiarazioni anticipate di fine vita su temi quali i trattamenti sanitari che si intende o meno consentire in caso di perdita di coscienza permanente ed irreversibile, indicando anche uno o più fiduciari, ma anche sulla donazione degli organi e la cremazione. Al registro si potranno iscrivere tutti i residenti nel capoluogo lombardo.” Una priorità per la amministrazione molto ideologica che guida a Milano, certo inutile vista la mancanza di una legge nazionale a riguardo, ma preoccupante perchè si propone di rilanciare una campagna culturale e una proposta di legge che possa poi essere adottata a livello nazionale, quindi molto pericolosa.
Siamo ovviamente contrari, noi siamo per una cultura della vita, per la cura e l’affiancamento del paziente che insieme al medico possa decidere una volta certa la malattia come procedere con le terapie ma soprattutto siamo per la cura delamlato che va oltre le sole medicine. Considerare il medico un nemico al posto che un alleato è negativo per il paziente e porterà un peggioramento nei rapporti medico paziente che saranno sempre più legalizzati al posto che umanizzati.
 

 

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