giovedì 31 gennaio 2013

Politica e magistratura: udite, udite, ma da che pulpito.


Abbiamo udito e letto qualcosa che davvero ci stupisce, Ingroia ricorda il ruolo istituzionale che ricopre al magistrato Boccassini e gli chiede di non interferire con la campagna elettorale.

Finalmente anche Ingroia si ricorda che il ruolo di giudice non è quello di influenzare la politica. Peccato che lui ha sempre fatto il contrario come dimostra la sua candidatura, che è presentata anche nel territorio nel quale ha svolto il suo lavoro di magistrato e dove potrebbe tornare visto che non si è dimesso e ha chiesto solo la sospensiva al CSM.

Certo questo battibecco dovrebbe far ripensare con più serenità anche alle molteplici indagini svolte soprattutto da Ingroia che anche secondo Pino Arlacchi (ex magistrato e deputato europeo delPD) si è candidato per nascondere i suoi insuccessi da magistrato.

Nel merito delle polemiche tra i due PM, le troviamo talmente di cattivo gusto e cosi sfacciatamente esagerate da non volerle commentare. Ognuno ha il suo stile. Quello di Ingroia non ci è mai piaciuto.

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