giovedì 31 gennaio 2013

Politica e magistratura: udite, udite, ma da che pulpito.


Abbiamo udito e letto qualcosa che davvero ci stupisce, Ingroia ricorda il ruolo istituzionale che ricopre al magistrato Boccassini e gli chiede di non interferire con la campagna elettorale.

Finalmente anche Ingroia si ricorda che il ruolo di giudice non è quello di influenzare la politica. Peccato che lui ha sempre fatto il contrario come dimostra la sua candidatura, che è presentata anche nel territorio nel quale ha svolto il suo lavoro di magistrato e dove potrebbe tornare visto che non si è dimesso e ha chiesto solo la sospensiva al CSM.

Certo questo battibecco dovrebbe far ripensare con più serenità anche alle molteplici indagini svolte soprattutto da Ingroia che anche secondo Pino Arlacchi (ex magistrato e deputato europeo delPD) si è candidato per nascondere i suoi insuccessi da magistrato.

Nel merito delle polemiche tra i due PM, le troviamo talmente di cattivo gusto e cosi sfacciatamente esagerate da non volerle commentare. Ognuno ha il suo stile. Quello di Ingroia non ci è mai piaciuto.

venerdì 25 gennaio 2013

MPS: Avevamo una banca

Forse tutti ricordano l’esclamazione di Fassino al telefono quando chiese “Abbiamo una banca?” In questo caso forse è meglio dire “Avevamo una banca”, la più antica del mondo, il Monte dei Paschi di Siena che ora è indebitata a tal punto da dover essere salvata dallo Stato.

Tutto inizia con la scalata alla banca Antonveneta, che vide contrapposte da una parte la banca di Lodi di Fiorani, anche lei fini quasi sul crac,e dall’altra il Monte dei Paschi che strapagò quasi 10 miliardi l’Antonveneta agli spagnoli della Santander che l’avevano pagata 6,3 miliardi pochi mesi prima a fine 2007. Da lì inizia l’indebitamento dell’MPS poi peggiorato con la svalutazione dei BTP, c’è chi dice 17 chi 20 miliardi acquistati da MPS. Tutto peggiora come abbiamo saputo in questi giorni, quando per cercare di recuperare le perdite, la banca si affida a dei derivati. Risultato siamo praticamente al fallimento del Monte dei Paschi. E cos’è successo a seguito di queste spregiudicate azioni? Il capo di MPS è stato promosso capo dell’ABI, Non parliamo poi dei benifit stratosferici ricevuti dalla dirigenza della banca stessa. A risanare MPS è stato mandato Profumo ex numero 1 di Unicredit..

Tutta la storia legata ad Antonveneta andrebbe rivista e studiata per implicazioni economiche e giochi di potere e politici legati alle varie correnti, ma sicuramente MPS non era una banca normale perché oltre a essere la più antica del mondo è anche controllata da un Fondazione la cui composizione del CDA è decisa dal Comune di Siena e quindi dai politici e quindi in questo caso dal PD che da più di 50 anni stravince le elezioni a Siena e il cui sindaco è sempre stato espresso dal PD.

Quindi è lecito domandarsi il ruolo avuto dai dirigenti del PD locale e anche cosa sapevano di tutte queste operazioni, la stessa domanda andrebbe rivolta  anche dei dirigenti nazionali come di altri potenti politici di Siena che hanno fatto di Mussari il leader per 11 anni di MPS. Ci vuole coraggio e ipocrisia per sostenere che il PD è il PD e la banca è la banca come ha fatto Bersani o addirittura come dice D’Alema il sindaco di Siena non lo decide il PD ma è eletto dai cittadini di Siena.

Adesso sarà lo Stato ad intervenire con 4 miliardi di euro, ma lo aveva già fatto con Tremonti, e non può essere diversamente perché non si può far chiudere la banca più antica del mondo, 1500 anni di storia , terza oggi in Italia con 30.000 dipendenti e lasciare sul lastrico le centinaia di migliaia di correntisti, no proprio non si può e quindi bisogna salvarla ma almeno che ognuno si prenda le sue responsabilità sugli errori commessi.

Cavani e Angelina Jolie e la bellezza della vita nascente

Le discussioni sul tema della difesa della vita dal suo concepimento sono sempre caratterizzate da forti contrapposizioni, e pregiudizi ideologici, ma la ragionevolezza e la bellezza del contemplare e difendere la vita prevalgono se si torna alla realtà. Cavani«twitta» l'ecografia del figlio e scrive «Arriva a marzo, è benedizione».Angelina Jolie che le utlime notizie vorrebbero ancora incinta ha detto «Io amo essere incinta ti senti ancora più donna e capisci che ogni parte del tuo corpo è lì apposta per il tuo bambino». Cosa possiamo aggiungere. Viva la vita.

giovedì 24 gennaio 2013

L'Africa sub-sahariana agli estremisti?


Ecco che le guerre dimenticate dell'Africa tornano sulle prime pagine : l'intervento militare Francese nel Mali e le azioni terroristiche di Al Qaida in Algeria.

Il primo dato sempre da ricordare è che a pagare il conto di queste guerre dimenticate sono sempre vittime civili innocenti, che siano le popolazioni del Mali o i lavoranti in Algeria, sia stranieri sia algerini.

Troppo spesso ci disinteressiamo di quello che succede in Africa, ma occhi attenti dovevano accorgersi del continuo rafforzamento dell'islamismo terrorista dai paesi del Maghreb dalla Nigeria alla Somalia. Il Mali non è una sorpresa per gli addetti ai lavori, uno stato che nel nord è diventato da qualche tempo una zona franca per i movimenti integralisti e terroristici islamici, proprio come accadde negli anni novanta per l’Afghanistan. Abbiamo già scritto nel passato del progetto islamista http://lucapaologemini.blogspot.it/2009/08/persecuzione-dei-cristiani-e-pericolo.html in Africa. Da anni il Maghreb è percorso da guerre e battaglie con gruppi islamisti che con la sconfitta di Gheddafi hanno potuto armarsi rifornendosi saccheggiando gli arsenali libici e arruolando tra le proprie file i mercenari che prima combattevano in Libia. Questo elemento dovrebbe farci riflettere su come azioni in uno Stato ha un impatto difficilmente circoscrivibile. L’azione ai giacimenti di gas algerini è stata sicuramente preparata da mesi e quindi non può essere direttamente legata all’inizio dell’intervento francese. Quello che ci deve interrogare è come fermare questi gruppi e isolarli, l’intervento armato non può essere l’unica via. Il silenzio dell’occidente di fronte a quanto accade è preoccupante. In Nigeria ogni domenica, con scontri e omicidi nelle chiese bruciate, la Libia è nel caos, dopo la morte del console americano anche quello italiano ha subito un attentato, l’instabile situazione in Eritrea dove è in corso un tentativo di golpe, la continua situazione di conflitto in Somalia che vede coinvolti anche il Kenia e l’Etiopia, sono tutti elementi che non fanno ben sperare e che prima o poi saremo costretti ad affrontare. L’Europa non può abbandonare l'Africa sub-sahariana agli estremisti, purtroppo questa regione può diventare nel 2013 il teatro di una nuova fase dello scontro con l’estremismo islamico.

La deriva liberal di Obama

L'America sprofonda nei debiti, la crisi economica è lungi dall'essere risolta. Le crisi internazionali continuano ad aggravarsi e sono senza alcuna prospettiva di soluzione, vedi il Mediooriente in primis. In Asia e Africa segnali di forte tensione e crisi si diffondono. Gli USA sono sempre meno presenti come interlocutori e sempre più defilati, forse anche perchè stanno raggiungendo una autonomia energetica che li lascia più liberi dall'intervenire nelle questioni internazinali. In ogni caso ci sembra davvero incomprensibile che al centro dell'agenda del secondo mandato di Obama compaia l'impegno a legiferare a favore dei matrimoni omosessuali. Qui prodest?

giovedì 17 gennaio 2013

L'inizio della campagna elettorale

Abbiamo aspettato un po a commentare gli inizi della campagna elettorale che è partita molto confusa allora ecco alcuni nostri commenti

Berlusconi dato per politicamente morto ha mostrato una combattività e un energia senza pari e con apparizioni televisive magistrali sta risalendo i sondaggi, ma le notizie sulla composizione probabile delle liste con la presenza delle solite candidature come le sue vane promesse che anche nel passato non ha mantenuto, lo rendono poco credibile sul programma, alla luce anche di un raggruppamente molto eterogeneo che costituisce solo un cartello elettorale. E' il migliore nello scontro diretto ma potrà aumentare voti solo se il pareggio col PD diventa credibile

Monti ha iniziato alla grande, ma è rimasto invischiato dalla scelta delle 3 liste alla Camera e da alcune defezioni del mondo cattolico come dalla fine del progetto Todi che dimostra ancora la divisione dei cattolici. Nomi illustri e del mondo industriale nelle liste potrebbero aiutare forse a dimenticare la compagnia di Fini e Casini. Sta cercando di rimanere in sella attaccando Berlusconi che cerca di renderlo ininfluente, il suo obiettivo rimane superare il 15%, soglia che gli gli permetterebbe di essere credibile come alternativa a PD e cosi puntare a rendere irrilevante SEL. Come terzo polo, o polo di centro dovrebbe mostrare più equidistanza da destra e sinistra, nuoce quindi aver dato suito l'impressione di un accordo con Bersani. Deve puntare sulla credibilità economica e prendere posizioni come sui matrimoni gay a favore dei valori non negoziabili

Bersani partito superfavorito rischia di perdere il vantaggio con scontro Monti-Berlusconi che l'hanno messo nell'angolo, Vendola lo penalizza sopratutto con le sue sparate su ricchi e Fiat e su tasse. Bersani ha il difetto della sinistra, quello di sentirsi superiore, pessimo lo slogan L'Italia Giusta. Ha scelto un profilo basso non attaccando Berlusconi, pensa di arrivare in fondo in sordina vedremo. Il rischio di fare la fine di Occhetto c'è.

Ingroia la dimostrazione che sulla giustizia Berlusconi ha ragione, si dice paladino della Costituzione poi dimentica l'elemento base la separazione del potere legislativo esecutivo giudiziario volendo fare tutte e 3 le cose

Grillo sembra aver perso colpi ma il suo risultato è imprevedibile anche perchè non usa i canali tradizionali. La pochezza degli avversari e l'impressione che nulla possa cambiare e tutto ricada nelle solite dinamiche potrebbe favorire un suo recupero.

mercoledì 16 gennaio 2013

Manif: la sorpresa della Francia

Il tema del matrimonio tra due persone dello stesso sesso e della possibilità data loro anche di adottare un figlio è ormai all’ordine del giorno in diversi paesi. In particolare in questi mesi ampia discussione si è avuta in Francia, dove il governo socialista ha promosso una nuova legge «Matrimonio per tutti» che intende riconoscerli, ma anche negli Usa sono stati al centro della politica di Obama e in Gran Bretagna forte è l’opposizione della Chiesa anglicana, oltre a quella cattolica, per la nuova legge voluta dal governo e non ancora approvata.

Ma proprio dalla laica Francia con un po’ di sorpresa abbiamo assistito a una partecipazione di massa a manifestazioni di protesta contro il disegno di legge socialista e per difendere la famiglia fondata su uomo e donna e sul diritto del bambino ad avere una mamma ed una papà.

Dovrebbe far riflettere che in manifestazioni come quella di Parigi erano presenti famiglie di cultura, religione e appartenenza politica diversa e perfino associazioni omosessuali, tutti fedeli alla laicità dello Stato rispettosi delle sue leggi e della legge naturale del matrimonio tra uomo e donna

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giovedì 10 gennaio 2013

Il messaggio del Papa: "Beati gli operatori di pace"

Precondizione della pace è lo smantellamento della dittatura del relativismo e dell’assunto di una morale totalmente autonoma, che preclude il riconoscimento dell’imprescindibile legge morale naturale scritta da Dio nella coscienza di ogni uomo.” E’ necessaria una nuova alleanza tra Dio e l’uomo.

Ancora una volta il Papa lega in modo inscindibile la difesa della vita al tema della pace, indicando come i veri operatori di pace sono coloro che amano, difendono e promuovono la vita umana in tutte le sue dimensioni: “Chi vuole la pace non può tollerare attentati e delitti contro la vita. [..] Coloro che non apprezzano a sufficienza il valore della vita umana e, per conseguenza, sostengono per esempio la liberalizzazione dell’aborto, forse non si rendono conto che in tal modo propongono l’inseguimento di una pace illusoria.

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