mercoledì 12 dicembre 2012

Lavori al centro

Quello che fino ad oggi sembrava difficile, unire le diverse anime del mondo cattolico, oggi ha una sua logica e possibilità sotto il nome di Monti.

Si possono osservare alcuni fatti che suggeriscono riflessioni in merito al tentativo di aggregazione al centro.

Il protagonismo del presidente delle ACLI che su diversi media continua a proporre questa soluzione, davvero inedito per un movimento spesso identificato come legato politicamente al PD.

Oliviero sta spostando e consolidando una partecipazione delle ACLI verso il centro con un attenzione ai valori non negoziabili.

Il protagonismo di Riccardi, sorprende la sua dichiarazione per i tempi e i modi, non certo sul contenuto cui certamente Riccardi è convinto difensore, in difesa del tema della vita in occasione della cerimonia di consegna del Premio europeo per la vita alle madri d’Europa e a commento del premio Nobel per la Pace alla UE.

Riccardi e Oliviero hanno partecipato alla convention di Montezemolo

Il PPE ha preso decisamente le distanze da Berlusconi e dichiarazioni degli eurodeputati Luca Volontè e Mario Mauro sembrano segnare un tentativo dell’area politica che fa riferimento a CL verso un sostegno ad un eventuale lista Monti.

Ma soprattutto è apparso evidente la forte la presa di posizione della CEI con Bagnasco che ha usato toni inusualmente forti e categorici contro il ritorno di Berlusconi.

Anche il quotidiano Avvenire continua il suo endorsment verso Monti, l’elogio di domenica e la presa di posizione che fece rispondendo alle dichiarazioni di Napolitano che ricordavano a Monti la sua incandidabilità, sono i segnali più evidenti di una pressione esercitata su Monti da parte del mondo cattolico per una sua discesa in campo.

Tutto questo lavoro al centro verrà vanificato se Monti non cederà a queste pressioni. Un ostacolo è la legge elettorale e quindi potrebbe delinearsi la scelta, che vede favorevole anche Napolitano, di tenere Monti come ultima carta in caso di pareggio.

Bisognerà poi valutare se alcuni protagonisti della vita politica accetteranno di rinunciare a ricoprire un ruolo di primo piano pur di facilitare l’aggregazione al centro.

Certo lo scontro a cui assistiamo tra Monti e Berlusconi prefigura una focalizzazione in questa direzione la campagna elettorale emarginando un po’ l’opzione Pd che rimane comunque ad oggi favorita.

Monti per prevalere dovrebbe riuscire a prendere voti anche al centro sinistra tra i delusi dall’alleanza tra PD e Vendola.

Un altro elemento importante sarà valutare quanto peserà il voto di protesta ad oggi impossibile da calcolare, ed infine quanto peseranno le opinioni e pressioni internazionali su questo possibile passo di Monti.

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