venerdì 21 dicembre 2012

Auguri Natale 2012

E’ Natale, la stessa parola ci ricorda che festeggiamo una nascita, la nascita di Gesù. Dio incarnandosi, facendosi uno di noi, ha dato a ciascuno di noi, la dignità di figli di Dio. Nasce con l’incarnazione il personalismo che ha forgiato la nostra cultura. Per il Cristianesimo l’uomo è in assoluto la creatura più nobile del creato, S.Ambrogio diceva “L'uomo è il culmine e quasi il compendio dell'universo, e la suprema bellezza dell'intera creazione” .
 “La cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma. Nella consapevolezza della responsabilità dell’uomo davanti a Dio e nel riconoscimento della dignità inviolabile dell’uomo, di ogni uomo, questo incontro ha fissato dei criteri del diritto, difendere i quali è nostro compito in questo momento storico”. (Benedetto XVI, Discorso al Bundestag, Berlino, 22 Settembre 2011).
In questo Natale che ci avvicina all’anniversario del 313 dell’Editto di Milano ci piace ricordare che la DIGNITATIS HUMANAE (documento del Concilio Vaticano II) afferma che “il diritto alla libertà religiosa si fonda realmente sulla stessa dignità della persona umana”, “Tutelare e promuovere gli inviolabili diritti dell'uomo è dovere essenziale di ogni potere civile”. Nel discorso alla città di Milano il Cardinale Scola ha ricordato come la giusta e necessaria aconfessionalità dello Stato ha finito per dissimulare, sotto l’idea di “neutralità”, il sostegno dello Stato ad una visione del mondo che poggia sull’idea secolare e senza Dio”. La festa di Natale è anche la festa della luce, Gesù vera luce illumina l’uomo e il mondo, ricordava Benedetto XVI pochi giorni fa che Dio fatto uomo, è “venuto a dissipare le tenebre”. “Nelle varie epoche si è tentato di spegnere la luce di Dio, per accendere bagliori illusori e ingannevoli” e così “si sono aperte stagioni segnate da tragiche violenze sull’uomo” [...] ‘libertà’, ‘bene comune’, ‘giustizia’: privati del radicamento in Dio e nel suo amore, nel Dio che ha mostrato il suo volto in Gesù Cristo, queste realtà rimangono molto spesso in balìa degli interessi umani, perdendo l’aggancio con le esigenze di verità e di civile responsabilità.”
Come la luce apparve ai pastori “Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce” (Lc 2,9), e li spinse a contemplare la lieta novella, la nascita del Salvatore, cosi anche noi oggi, in un periodo in cui tutti siamo presi da preoccupazioni e tribolazioni, fermiamoci a contemplare, pregare la Luce vera, e riponiamo in essa la nostra speranza.
Il Natale ci ispira buoni sentimenti, e come non potrebbe essere cosi, di fronte all’attesa di una vita, alla sua nascita, alla sua bellezza, alla sua piccolezza, alla sua fragilità, alla sua purezza. Tutto questo ci sorprende nella nascita di un bambino, e noi siamo richiamati a questi sentimenti che troppo spesso dimentichiamo nella vita di ogni giorno.
Auguriamo e auguriamoci allora di tenere sempre viva in noi la bellezza della vita nascente e la Luce che illumina la nostra vita e le da senso e da senso al nostro bene comune e alla nostra società.


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