venerdì 30 novembre 2012

Leader No Tav in viaggio su Frecciarossa


il treno veloce …per lui Sì…per gli altri No….

da ridere…

e si giustifica dicendo che c’era solo quello…allora perché non è andato in auto, in pullman, bicicletta o a piedi??? chi glielo vietava??? tanto per lui l’alta velocita non serve .

mercoledì 28 novembre 2012

Una magistratura irresponsabile chiude l’Ilva

Con una decisione che non ha nulla di responsabile, la magistratura chiude praticamente l’ILVA. Il Governo sembra per fortuna intenzionato ad intervenire con decreto per salvare un polo industriale decisivo e anche un pezzo del futuro industriale dell’intero paese. L’acciaio è oggi sempre più strategico e non si capisce perché l’Italia dovrebbe rinunciarvi a favore dei cinesi e dei tedeschi. Inoltre l’impatto su migliaia e migliaia di famiglie e i conseguenti problemi sociali non possono essere sottovalutati. E’ giusto però vincolare l’azienda al rispetto delle norme e un piano di risanamento. Inoltre l’immagine dell’industria chiusa dai tribunali, e addirittura l’arresto dei dirigenti, certo non attirerà nuove industrie in Italia anzi. Verrebbe da chiedersi dove sono stati gli ambientalisti , Vendola da cui dipende l’Arpa che fa i controlli ambientali, e i giudici negli ultimi 10 anni, perché non hanno agito in maniera più graduale imponendo verifiche e risanamenti? Questa soluzione sarebbe stata la migliore, avrebbe messo di fronte alle proprie responsabilità gli imprenditori dell’ILVA.

PDL e PD: Dopo la vittoria di Bersani tutto si chiarirà


Il Pdl è sempre più nel caos ma appare chiaro che sarà impossibile organizzare le primarie in 15gg e senza nemmeno uno straccio di campagna elettorale. Ciò che si profila, nel caso quasi certo di vittoria di Bersani alle primarie del PD, è una spaccatura del Pdl, Alfano coi capigruppo e area Formigoni (sempre più in rotta con la linea che vuole appoggiare Maroni in Lombardia) andranno ad unirsi al progetto di centro di Casini e Montezemolo che sempre più segnali indicano come il progetto sostenuto dal mondo cattolico, come già scritto da Buttiglione una settimana fa su Avvenire, col pressing su Monti, vedi sempre Avvenire, con appoggio di Ricciardi, Oliviero, CISL, Coldiretti e MCL.
Berlusconi ormai alla deriva populista e in un delirio di onnipotenza che non gli consente di accorgersi di essere finito, si suiciderà con una sua lista, come gli ex-AN.

Peccato per la sinistra che scegliendo Bersani  vincente grazie l’abbraccio mortifero con CGIL e Vendola, e bocciando Renzi, perde l’ennesima occasione per trasformarsi in un moderno partito socialdemocratico . La conseguenza  potrebbe portare il gruppo di ex popolari a Casini e Montezemolo. La vittoria di Renzi appare infatti davvero improbabile.

Obama da il via libera alla dittatura islamica in Egitto?

In cambio di una tregua firmata da Hamas su richiesta dei fratelli mussulmani Obama lasciare fare a Morsi? Quella del presidente egiziano risulta inaftti una mossa politica che potrebbe rivelarsi azzardata se non ci fosse la consapevolezza che nessuno e in particolare gli USA non interverranno.
Non si può che mettere in evidenza infatti come la decisione di  attribuirsi nuovi poteri del Presidente Morsi avvenga subito dopo la firma della tregua tra Palestinesi di Gaza e Israele.

La limitazione del potere giudiziario e l’aumento dei poteri, quasi assoluti di Morsi, presi a suo dire per difendere la nuova Costituzione, ha creato già nuovi scontri e nuovi morti. Il pericolo è la scrittura di una costituzione islamista che limiti fortemente le altre religioni e spinga l’Egitto verso l’islamizzazzione di tutta la cultura e la società.
Una politica molto miope secondo noi che non tiene conto dell’importanza e influenza degli avvenimenti in Egitto in tutto il mondo arabo e del Medioriente.

venerdì 23 novembre 2012

Francia e Italia: centro destra allo sbando


In Francia il partito dell’ex Presidente Sarkozy, l’UMP, partito gollista francese, ha appena terminato il processo di selezione della nuova leadership. Il problema è che ci sono due vincitori che reclamano la vittoria,ed evidenti pasticci sul numero delle schede dei votanti.

Strana analogia con la confusione che regna nel PDL, partito dell’ex presidente del Consiglio Berlusconi, che si appresta a iniziare il percorso delle primarie con confusione e incertezza sul metodo.

Non è certo un caso quest’analogia tra i partiti del centro destra francese e italiano. Due forti leader, Sarkozy e Berlusconi, che incarnavano il cambiamento, ma entrambi si sono dimostrati incapaci di realizzarlo. Entrambi hanno distrutto politicamente i partiti che avevano lanciato al successo. Entrambi sono oggetto d’indagini della magistratura. Uguale anche l’esito, non hanno selezionato una forte leadership che potesse continuare la loro azione politica lasciando il partito senza un chiaro successore e soprattutto dando spazio a una divisione interna lacerante. Esito finale in Francia ha vinto il centro sinistra, in Italia probabilmente accadrà lo stesso.

giovedì 22 novembre 2012

Stati vegetativi e il principio di precauzione

Lettera pubblicata su Avvenire del 20 Novembre 2012
 
Caro Direttore,
la ringraziamo per lo spazio che sempre dedica alle notizie sui temi di bioetica. In merito alla bella notizia riguardante gli studi sugli stati vegetativi vorremmo sottolineare come queste ricerche aggiungono elementi che dovrebbero almeno lasciar spazio a un principio precauzionale anche nei più dubbiosi. Spesso la stessa stampa che enfatizza le potenzialità delle nuove scoperte scientifiche, curiosamente trascura le possibilità di aiutare e migliorare le condizioni di vita a queste persone che sono in condizioni che limitano o cancellano le capacità comunicative, ma che non perdono la loro dignità.
Lasciateci fare una breve considerazione suggerita da un nostro amico, Andrea, che ci riporta al 2008 e alla vicenda di Eluana. Queste tecniche o tecniche simili erano già conosciute ma non se ne è voluto tener conto.
Non riusciamo a non domandarci se anche Eluana si rendeva conto di tutto, proprio come Routley Scott di cui il neuroscienziato Adrian Owen, alla guida del team del “Brain and Mind Institute”, chiamato anche il “lettore della mente” per i suoi studi sui pazienti con gravissime lesioni cerebrali, ha detto “Crediamo che sappia chi è e dove si trova”.

lunedì 19 novembre 2012

Una situazione politica confusa ma in evoluzione


Dopo tanti annunci Montezemolo ha deciso di scendere in politica con Italia Futura, fin quì niente di eclatante diremmo, la novità invece è che sembra farlo insieme ad alcuni movimenti cattolici. Alla sua convention infatti hanno parlato anche Riccardi e Olivero delle Acli, era presente Bonanni della Cisl e forse sottoscriverà il manifesto presentato anche il presidente della Coldiretti. Vedremo, il loro intento è quello di pescare voti nell'area moderata e sostenere elettoralmente prima e politicamente poi il prossimo governo Monti , il Monti bis insomma. Come reagirà Casini che intende perseguire gli stessi obiettivi? Intanto la data delle elezioni sarà quasi sicuramente il 10 marzo, vedremo se questo nuovo contendente sarà capace realmente di aggregare e chi e come deciderà di aderirvi anche se il suo risultato elettorale dipenderà molto anche da quale legge elettorale verrà approvata. Intanto dal Pdl sembra avviarsi lungo la strada delle primarie con qualche nome di imprenditore e candidature politiche, è possibile però che siano un flop visti i tempi ristretti e la sfiducia che circonda lo schieramento di centro destra. Rimane poi aperto il caso Lombardia, vedro come il nuovo schieramento di centro si posizionerà ma anche se il Pdl alla fine cederà alla Lega spaccando così il partito. Dal PD i soliti litigi in attesa di incoronare Bersani.

Obama in ASIA


Il primo viaggio del rieletto presidente Obama, dimostra, se a qualcuno ancora non fosse chiaro, che l'Europa non è più al centro della politica Usa. Il viaggio vede infatti solo delle tappe in Asia, e in particolare ai confini della Cina. Lo scopo del viaggio è sia commerciale che politico. Infatti non si tratta solo di stringere accordi commerciali ma di far pesare il ruolo Usa in un continente dove il tradizionale alleato e protagonista, il Giappone, perde sempre più peso politico ed economico. La Cina ha ormai superato il Giappone e vedremo come con i nuovi dirigenti deciderà di muoversi. Una buona notizia è che questo viaggio di Obama sancisce un'apertura ulteriore in una delle dittature più lunghe dell'Asia quella del Myanmar, e particolare significato nella difesa del valore della libertà e della democrazia è l'incontro di Obama con Aung San Suu Kyi che rimarrà sicuramente nella storia.

giovedì 15 novembre 2012

Difendere la sussidiarietà per difende il welfare

Il parere del Consiglio di Stato, che va in senso opposta all’interpretazione data dal Governo italiano in materia di legge europea e di esenzioni a favore del no profit, pone un serio problema: quale ruolo deve essere riconosciuto al no profit in Italia. Il problema in questo caso non sono le tasse ma il non riconoscimento della valenza sociale delle opere del no profit e la inevitabile ricaduta sulla società civile.
Esiste purtroppo diffusa, nella società e tra le persone, l’idea che tutto debba dipendere dallo Stato e si debba limitare l’iniziativa privata e si può raggiungere lo scopo aumentando tasse e burocrazia. Peccato che il welfare state non è più sostenibile e il Terzo Settore, cioè il mondo del «privato sociale» (cattolico e non) tiene in piedi la rete del welfare sussidiario in questo nostro Paese, come dice Avvenire, quasi eroicamente.
Servizio pubblico, occorre ricordarlo, non significa necessariamente che sia svolto dallo Stato, si chiama sussidiarietà, e cioè una società basata sui corpi intermedi associazioni ecc….
Una vera ricchezza per l’Italia.

Escalation in Medioriente


Un missile israeliano ha ucciso il capo militare di Hamas, a questo seguiti bombardamenti su Gaza. I palestinesi gridano vendetta, gli israeliani annunciano che le operazioni continueranno.
La vicenda ripercorre dinamiche purtroppo già viste, razzi di Hamas colpiscono ripetutamente il sud di Israele che risponde coi raid.
Ad accrescere i motivi di tensione oltre alla vicina crisi siriana c’è la prossima discussione il prossimo 29 novembre all'Assemblea generale dell'Onu che discuterà la richiesta dell'Autorità nazionale palestinese di essere accreditata come 'Stato non membro dell'organizzazione.

Ma una manifestazione deve per forza essere violenta?


Oggi in tutta Europa e in tutta Italia si sono svolte manifestazioni e scioperi di protesta.
Il dissenso e la protesta sono leciti, la violenza no. Ci chiediamo perché ogni volta che c'è una manifestazione devono scoppiare scontri, e il tutto deve degenerare in violenza e devastazione?
E' semplicemente inaccettabile. I responsabili devono essere individuati e condannati.
Una nota a parte merita il caso di Torino e dei No Tav.

La Provincia a Torino è stata saccheggiata, ma come mai lo si è permesso? Come è possibile lasciargli fare tutto ciò che vogliono? Addirittura issare alla finestra una bandiera No Tav. La vicenda dei No Tav si conferma ancora una volta una palestra per la violenza urbana come dimostrano i fatti accaduti ieri sera: altri scontri coi NO TAV in Val di Susa, distrutto un mezzo dei carabinieri e assaltata una pattuglia della polstrada. E' ora che lo Stato dica basta e salvaguardi una valle ed un opera pubblica di interesse nazionale.

martedì 13 novembre 2012

Primarie del PD

Come commentare le primarie del PD, forse l'immagine scelta dallo stesso PD potrebbe aiutarci. Meglio riderci sopra altrimenti...

Il dibattito sulla legge elettorale


Non sappiamo se e quando la legge elettorale verrà cambiata. Certamente appare chiaro il tentativo di rendere impossibile che qualcuno con poci voti possa vincere la maggiaronza assoluta dei seggi. Questo è una posizione per alcuni versi ragionevole e sollevata anche dalla Corte Costituzionale, ma rappresenta anche il tentativo chiaro di preparare le condizioni, nel caso le previsioni dei sondaggi siano verificate, di un nuovo governo di "unità nazionale". Probabilmente presieduto ancora da Monti.

Dimissioni del capo della CIA Patraeus

Il Presidente Obama appena eletto deve affrontre un serio problema, le dimissioni improvvise del capo della CIA, il generale Patraeus. Cosi ci raccontano i giornali. Ma secondo voi è possibile che Obama non sapesse nulla delle indagini dell'FBI?
E' possibile che il tutto avvenga subito dopo la sua riconferma cosi in modo casuale? O forse si è liberato di un personaggio scomodo per i suoi successi ma anche per l'affare Bagasi, mai realmente chiarito da Obama? Davvero possiamo ingenuamente pensare che il capo della CIA si dimetta solo per una questione di adulterio?

mercoledì 7 novembre 2012

L'aborto diventerà un diritto?

leggi un nostro articolo su Cutlura Cattolica
L’Alto Commissariato Onu per i diritti umani si appresta a definire l’aborto come un diritto.

Commento alle elezioni USA 2012

Obama rieletto con ampio margine, si aggiudica quasi tutti i cosiddetti swing state. Per i repubblicani una sconfitta cocente, anche se conservano la maggioranza alla camera e da qui ripartiranno per fare opposizione ad Obama.
Obama ha vinto, sicuramente grazie ad alcuni dati economici che sono risultati decisivi negli stati chiave, come in Ohio con il recupero dell’industria automobilistica , ma secondo noi altri due fattori sembrano essere stai decisivi. L’incapacità dei repubblicani di capire che devono cambiare politica verso gli immigrati per avvicinare il voto dei latinos, è quasi antiamericano pensare che l’America faccia una politica anti migratoria visto le dimensioni del continente e visto la sua origine. I repubblicani avranno anche in futuro sempre più difficoltà perché la demografia segnerà una sempre più significativa percentuale dei latinos, che però va detto ancora votano in percentuali bassissime anche se già determinanti come dimostra la Florida.
L’altro aspetto è il voto giovanile molto più favorevole ad Obama, e qui le preoccupazioni sono maggiori come dimostrano anche le vittorie dei referendum per la liberalizzazione della cannabis e quelli favorevoli ai matrimoni gay, all’eutanasia, su queste fasce sicuramente l’influsso culturale liberal sostenuto apertamente dalla politica di Obama sta cambiando la cultura americana. Questo purtroppo segnerà a medio termine anche l’Europa che su alcuni temi è già andata oltre in alcuni stati, vedi le adozioni a coppie formate da persone dello stesso sesso in Gran Bretagna e in Spagna (legge appena confermata dalla corte costituzionale) e in Francia dove c’è un’aspra battaglia, anche imprevista per certi versi per la sua portata, ma dove il governo è deciso ad andare avanti. Insomma sui temi etici c’è da preoccuparsi. Sarà sempre più difficile difendere certi valori perchè nonostante tutto, l’influenza culturale Usa ha ancora il suo peso.
Tutti certamente ci auguriamo che Obama in questo suo secondo mandato possa continuare e favorire una ripresa economica sana. Come detto alcune sue scelte sono state positive o cosi almeno sono state valutate, ma certamente la sua visione keynesiana con un forte intervento dello stato potrebbe avere come conseguenza l’aumento del debito con il rischio di una sempre maggiore esposizione verso i fondi sovrani stranieri. Un debito fuori controllo che come vediamo anche noi in Italia porterà poi a conseguenze gravi a lungo andare anche sull’economia reale e sull’indipendenza decisionale. Questa politica americana inoltre potrebbe indebolire anche in Europa la linea rigorista.

Obama presidente senza maggioranza

La Camera è andata ai republicani, in caso la vittoria di Obama sia confermata, questo lo limiterà molto nella sua azione di governo.
Non ancora chiusa la partita presidenziale fino a quando rimane incerta la Florida che si avvia alla conta voto per voto. Anche il Colorado si preannuncia incerto, mentre la vittoria per Obama in Pennsylvania unita a quella dell'Ohio chiuderebbe la partita anche se Romeny vince la Virginia.

Romney non sfonda

Sembra che Romney vinca in Virginia, la Florida è sempre più incerta. Se Romney non vince qui la partita per Obama è fatta. Ohio incerto ma verso Obama. Quello che sembra apparire è che non c'è stato lo sfondamento di Romney. Anche al Senato la battaglia per i repubblicani sembra più difficile del previsto.

USA 2012: Assoluta intercezza

I primi dati confermano il testa a testa in Virginia, Ohio e Florida. sarà una lunga notte, anche Nord Carolina sembrerebe incerta. Per Romney decisivo vincere almeno Florida e Virginia, senza Ohio sarà dura. Questi primi risultati sembrano favorire Obama. La prudenza è d'obbligo però.

Alta affluenza alle elezioni USA

Un primo dato che appare chiaro nelle elezioni americane è l'alta affluenza. Un segnale positivo che si contrappone alla delusione verso la politica che noi viviamo tutti i giorni. Già gli eventi elettorali delle ultime settimane mostravano migliaia di partecipanti.
Vedremo se questa mobilitazione sarà a favore dei repubblicani o dei democratici.

domenica 4 novembre 2012

Elezioni USA 2012: sarà un testa a testa

Ormai è giudizio unanime che le imminenti elezioni americane si risolveranno in un testa a testa tra i due candidati, questo nonostante a lungo tutti i media abbiano dipinto la rielezione come una cosa già fatta per Obama forse con un occhio più da tifosi da analisti. La situazione economica sicuramente peserà sul voto e sul giudizio sull'operato su Obama. Il data della disoccupazione mostra una stagnazione persistente, non c’è stata una svolta. Ma non è solo questo secondo noi che ha incrinato la leadership di Obama. Infatti, se la sua presidenza ha certamente presentato alcuni punti positivi, certamente ha diviso il paese, ha rinforzato una radicalizzazione delle posizioni, non ha cioè saputo unire il paese. In un periodo di forte crisi abbiamo visto già in altri paesi europei come politici caratterizzati da forte personalità, abbiamo dovuto cedere il posto a politici meno carismatici ma che hanno dato l’impressione di poter unire il paese. Mitt Romney risponde a questo identik e il primo dibattito ha segnato una svolta proprio perché così si è presentato Romney.

Cosi, anche se Obama dovesse farcela anche per poco, sicuramente la sua immagine e la sua leadership ne sono già ora molto ridimensionate. Secondo noi oltre ad aver spinto troppo per un modello interventista dello stato, per un paese come gli USA, ha valicato anche alcuni confini etici che segneranno in una parte dell’elettorato un motivo per cambiare scelta: il sostegno ai matrimoni gay ma soprattutto l’inserimento nella riforma sanitaria di norme che non garantiscono la libertà di coscienza in materie di aborto e contraccezione. Certamente hanno dominato i temi economici nella campagna elettorale e saranno decisivi nella scelta del prossimo presidente USA, ma essendo i margini molto stretti potrebbero essere decisivi gli orientamenti per esempio dei cattolici cui certamente il tema dell’obiezione di coscienza interessa.

Altro punto importante è certamente il tema della sussidiarietà e lo spazio che le promesse elettorali promettono, di lasciare all’iniziativa privata per rilanciare l’economia, la proposta di Obama sembra essere più rassicurante ma non tiene conto del forte indebitamento che ha prodotto e produrrà. Noi in Europa siamo alle prese con il rigore finanziario e gli USA continuano ad indebitarsi, chi pagherà il loro debito? Chi lo controllerà i fondi sovrani stranieri? Il tema del debito pubblico sarà il primo tema che chiunque vinca, dovrà affrontare.

Un altro tema che divide i due candidati è quello dell’approvvigionamento energetico, con Romney che propone un rilancio del tema dell’autonomia energetica, che si basa sulle nuove tecniche di estrazione del petrolio e sul carbone, fonti energetiche più inquinanti ma a basso costo, a differenza di Obama che anche attraverso clamorosi fallimenti ed errori continua a sostenere senza troppa convinzione la green economy che fa alzare i prezzi dell'energia come anche qui in Italia bene sappiamo. Certo si devono differenziare le fonti energetiche ma la transizione non deve ricadere con costi solo sui contribuenti, inoltre l'autonomia USA potrebbe cambiare gli scenari internazionali anche positivamente se pensiamo a tutto all’impatto internazionale del tema energetico. Questo tema potrebbe influenzare il risultato in alcuni stati indecisi come Ohio e Pennsylvania. 

Anche il tema del globar warning è stato sottotono in questa campagna forse anche per gli scandali a esso legati degli ultimi anni, ma questo dimostra ancora una volta che è un tema spesso usato ideologicamente.

In politica estera Obama ha alternato decisionismo ad attendismo, a volte è apparso non capace di governare gli scenari. Romney ha già detto che non stravolgerà la politica estera, anche se alcune sottolineature possono far prevedere alcune differenze ma come sempre sarà l'aspetto che meno cambierà.

Ultimo fattore che determinerà il risultato è quanti elettori che hanno votato nel 2008 Obama, delusi dalle anche fin troppe aspettative che avevano posto in lui torneranno a votarlo.