lunedì 29 ottobre 2012

Inaugurato il museo dedicato a DON GNOCCHI

Don GNOCCHI un grande sacerdote, un imprenditore della carità, un vero educatore, un amante della vita e adesso ce lo racconta anche un museo.
Le lettere lette durante l'inaugurazione hanno raccontato l'uomo, il sacerdote, che ha speso tutto se stesso per gli ultimi, i più deboli, i ragazzi che educava e che ha accompagnato in guerra e nella terribile ritirata di Russia, e i bambini mutilatini a cui ha dedicato tutto sè stesso.
Nel museo potete trovare la sua motocicletta, la sua macchina, e una delle moto guzzi rosse, che ci ricordano l'impresa “Freccia Rossa”, la straordinaria iniziativa di don Gnocchi per far conoscere la sua opera a favore dei "mutilatini", che portò gli scout da Milano a Oslo. Ci sono i suoi paramenti da giovane prete, il libro Educazione del cuore dove esponeva il suo modello educativo, e poi ci sono i suoi poveri indumenti e le poche cose che lui come tutti gli alpini avevano a disposizione in Russia a -35C durante la ritirata.

Come ha ricordato l’arcivescovo Pietro Marini, presidente del Pontificio Comitato per i Congressi eucaristici internazionali, don Gnocchi ci ha donato i suoi occhi per guardare ai poveri, per guardare al mondo con uno sguardo di carità che lo portò a donare le sue cornee alla sua morte a due ragazzi aprendo al strada per la prima volta alla donazione di organi in Italia un gesto che fu appoggiato da Pio XII che con un gesto lungimirante avvallò la sua scelta la domenica successiva alla sua morte durante l'angelus. Nel suo donarsi don Gnocchi indicava Gesù, anche nell'educazione e nell'aiuto ai suoi ragazzi. Un santo già in vita ricordato giustamente col motto "Accanto alla vita sempre". Un segno di speranza anche per oggi e una testimonianza che ci indicano una strada.

Noi all'inaugurazione del museo c'eravamo  http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/dongnocchi2710.aspx
Il ministro della Cultura Ornaghi giustamente era presente, la provincia era presente con l'assessore alla Cultura, per comune di Milano non c'era nessuno della giunta, solo un rappresentante del consiglio comunale, che ingratitudine verso un uomo e un sacerdote che ha dato tanto a Milano.

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