giovedì 19 luglio 2012

La crisi economica: le tasse non sono la soluzione

La crisi europea continua, oggi il ministro del Tesoro spagnolo per giustificare il taglio degli stipendi dei dipendenti pubblici ha detto che senza i soldi della BCE la Spagna sarebbe in default perché senza un soldo in cassa e che gli stipendi vengono pagati con le tasse, strumento delle tasse ampiamente usato anche in Italia dal governo Berlusconi e poi Monti per risanare il deficit statale e che ha portato l’Italia ad avere il record mondiale di tassazione salito ben al 55% del reddito. Le tasse permettono di far cassa subito, risolvere problemi immediati di liquidità ma rischiano di compromettere le entrate future e far crollare il sistema economico poiché aggrediscono la capacità di spesa della famiglia. Speriamo questi sacrifici servano e che si arrivi presto a poter invertire il trend di tasse e a parlare di sviluppo. In Italia si continua a parlare di spending review, dopo alcune buone proposte su tagli delle municipalizzate, costi dipendenti pubblici con riduzione dirigenti, e taglio di consulenti “pensionati” auto blu ecc, speriamo si metta mano anche agli sprechi delle amministrazioni locali come quella della Sicilia che ha più dipendenti del governo inglese, la presidenza della Regione Silicia ne conta 1.385 Downing Street si ferma a 1.337 . Si proceda come dichiarato a vendere caserme e immobili non utilizzati. Speriamo che ad agosto con gli italiani in ferie non ci siano sorprese come fu l’anno scorso con le manovre correttive di Berlusconi .

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