sabato 28 luglio 2012

Taranto una situazione difficile che si poteva evitare

E’ davvero increscioso quanto sta accadendo all’ILVA di Taranto, di fronte a ripetuti allarmi per la salute delle persone si è preferito non affrontare la realtà, le violazioni delle regole ambientali e la necessità di decidere investimenti per correggere una situazione difficilmente accettabile. Forse col calcolo forse che l’ILVA era troppo grande ed importante per essere fermata e quindi si poteva continuare senza alcuna correzione. Se tutto ciò risultasse vero i dirigenti di questo stabilimento dovrebbero essere condannati a pene severissime, non si può transigere sulla salute delle persone contrapponendola al tema dei posti di lavoro. Se cosi fosse non intervenendo hanno causato la chiusura dell’azienda che altrimenti si sarebbe potuta evitare con interventi strutturali appropriati. La logica del profitto non può transigere dal rispetto delle persone. Adesso ci auguriamo che si eviti una chiusura mettendo in piedi un piano preciso e circostnaziato di interventi che diano una chiara visibilità di un cambio gestionale e di un risanamento del territorio e tutela della salute. Certo politici come Vendola sempre urlanti a favore dell’ambientalismo fanno una magra figura nel momento in cui non agendo per tempo ora sono preoccupati solo della situazione lavorativa, come dice il giudice i morti causati dall’Ilva non possono essere di serie B.

Milano: La solita campagna ideologica per le coppie di fatto

Ci risiamo, ecco al solita bufera mediatica e ideologica sul tema delle coppie di fatto. Chiariamo subito un concetto che dovrebbe essere chiaro molti diritti evocati sono già garantiti individualmente, se si vuole un riconoscimento dei diritti di coppia, le coppie di fatto che richiedono diritti hanno già una strada semplice da percorrere per ottenerli, sposarsi e quindi contrarre anche una serie di doveri. Ma è proprio questo che non si vuole, e non lo vogliono innanzitutto le persone che si trovano in questa situazione, visto che dove sono stati introdotti i registri per le coppie di fatto sono andati praticamente deserti. In effetti queste coppie hanno molto più da perderci che da guadagnarci, esenzioni fiscali, vantaggi nelle graduatorie derivanti da redditi completamente separati e via dicendo, il che ci dice anche che forse un po’ discriminate sono le famiglie. E allora il punto vero torna ad essere quello ideologico delle coppie formate da persone delle stesso sesso. Giustamente la Curia milanese è intervenuta con decisione ed è innegabile che questo intervento ha portato ad un riposizionamento all’interno dell’area Pd dei cattolici che non hanno potuto far finta di niente. Rimane comunque grave questa apertura che è avvenuta sul tema delle coppie di fatto a Milano, anche se molto ridimensionata grazie al mantenimento del legame con l’anagrafe che quindi mantiene una sola tipologia di matrimonio. E rimane grave che di fronte alla crisi delle famiglie e alle loro difficoltà economiche non si metta mai al centro l’aiuto fiscale ed economico che invece meriterebbero.

Due pesi e due misure, ma cosi non va

La politica mostra in questi giorni tutta la sua arroganza e nello stesso tempo la sua debolezza. Ad essere colpiti da provvedimenti giudiziari sono i governatori di 3 importanti regioni. Non siamo in grado di esprimere giudizi e bisogna esimersi fino a quando non sarà certo all’esito delle indagini e non si arriverà ad un processo. Deve rimanere il principio che uno è innocente fino a quando non è condannato. Quindi no a linciaggi mediatici. Certamente due considerazioni ci vengono spontanee. Perché il linciaggio mediatico ha colpito solo Formigoni, tra l’altro con una lunga campagna stampa a cui probabilmente la magistratura poteva metter fine chiarendo prima la sua posizione? Perché i politici non si rendono conto che certe decisioni e comportamenti dovrebbero essere evitati visto il ruolo istituzionale ricoperto, in modo da evitare ogni equivoco? Si parla di bandi truccati, finanziamenti amichevoli, e delibere accondiscendenti, forse sarebbe meglio che tutti e tre questi politici ripensassero il loro ruolo, perché la responsabilità deve essere gestita in modo decisamente più sobrio e trasparente e politicamente le loro posizioni sono ormai compromesse.

giovedì 19 luglio 2012

La crisi economica: le tasse non sono la soluzione

La crisi europea continua, oggi il ministro del Tesoro spagnolo per giustificare il taglio degli stipendi dei dipendenti pubblici ha detto che senza i soldi della BCE la Spagna sarebbe in default perché senza un soldo in cassa e che gli stipendi vengono pagati con le tasse, strumento delle tasse ampiamente usato anche in Italia dal governo Berlusconi e poi Monti per risanare il deficit statale e che ha portato l’Italia ad avere il record mondiale di tassazione salito ben al 55% del reddito. Le tasse permettono di far cassa subito, risolvere problemi immediati di liquidità ma rischiano di compromettere le entrate future e far crollare il sistema economico poiché aggrediscono la capacità di spesa della famiglia. Speriamo questi sacrifici servano e che si arrivi presto a poter invertire il trend di tasse e a parlare di sviluppo. In Italia si continua a parlare di spending review, dopo alcune buone proposte su tagli delle municipalizzate, costi dipendenti pubblici con riduzione dirigenti, e taglio di consulenti “pensionati” auto blu ecc, speriamo si metta mano anche agli sprechi delle amministrazioni locali come quella della Sicilia che ha più dipendenti del governo inglese, la presidenza della Regione Silicia ne conta 1.385 Downing Street si ferma a 1.337 . Si proceda come dichiarato a vendere caserme e immobili non utilizzati. Speriamo che ad agosto con gli italiani in ferie non ci siano sorprese come fu l’anno scorso con le manovre correttive di Berlusconi .

Fukushima: fino a 1.300 morti. No comment.

Il Corriere della sera comunica la notizia di una ricerca secondo la quale le radiazioni fuoriuscite a Fukushima potrebbero provocare da un minimo di 15 fino a un massimo di 1.300 morti, e tra 24 e 2.500 casi di cancro. I numeri di queste ricerche dicono tutto sull’arbitrarietà delle affermazioni inerenti a questa materia. Ovviamente il Corriere della sera sceglie l’allarmismo e titola Fukushima: fino a 1.300 morti. No comment.

Berlusconi torna e si candida

Il tempo passa e si dovrebbe prendere atto che vecchie formule non funzionano più. Si riconoscano pure i meriti a Berlusconi per le cose positive che ha fatto nei primi anni, ma si riconosca pure che la sua caduta è stata dovuta all’incapacità di governare e al non aver saputo reagire con coraggio e scelte dolorose alla crisi economica. Berlusconi, e il suo ritorno ne è la più autorevole conferma, non ha saputo costruire un partito vero e una classe dirigente adeguata e non ha mai cercato un successore. Una stagione nuova richiede un’esperienza nuova. No a minestre riscaldate. Attendiamo un nuovo soggetto che abbia un progetto vero e di speranza per l’Italia. Il centro destra così com’è ha fallito ne prenda atto.

giovedì 5 luglio 2012

La macchina burocratica italiana va alleggerita e riformata

Nella spending review sarebbe prevista la riorganizzazione territoriale dei tribunali, delle prefetture e il taglio del 20% dell'organico dei dirigenti della Pubblica Amministrazione e del 10% dei dipendenti. Finalmente il governo incomincia a concentrarsi sui tagli possibili. Sia beninteso bisognerà trovare una soluzione equa che non aggravi i costi sociali dovuti a questi ridimensionamenti e riduzione del personale, ogni persona andrà tutelata nel miglior modo possibile, ma certamente l’elefantiaca macchina burocratica italiana va alleggerita e riformata e ci sembra che questo tentativo meriti attenzione e sostegno. Ci auguriamo che non si proceda coi soliti tagli lineari ma si incida sui centri di costo più inefficienti e con un numero eccessivo di risorse, tutelando invece i settori dove tagli indiscriminati di organici produrrebbero invece gravi problmi gestionali, pensiamo ad esempio ai medici o ad altri settori strategici. Ci auguriamo che i partiti che sostengono il governo accettino questa sfida e non si facciamo schiaccera da interessi di parte o a calcolati tornaconti nella gestione delle risorse umane pubbliche, spesso usate come serbatoi di voti e come armottizzatore sociale.