sabato 12 maggio 2012

Outing di Obama ma qual'è la priorità in tema di famiglia?

La notizia è sorprendete, nessun presidente USA lo aveva mai fatto priam, Obama si è schierato esplicitamente a favore dei matrimoni gay, e per giustificatre questa sua affermazione ha citato addirittura le figlie che gli avrebbero fatto capire da esempi di famiglie di loro amici che è giusto, con un buonismo abastanza ingenuo se non fosse per le responsabilità che copre confonde ilrispetto per ogni persona umana con la necessità di equiparare situazioni compleamente differenti. Matrimonio ha un chiaro significato: compito della madre. Non può quindi in nessun caso essere riferito unioni che sono intrinsicamente sterili come quelle tra persone dello stesso sesso. Dopo le politiche a favore dell'aborto anche un'esplicita affermazione a favore dei matrimoni gay....diciamolo con tutti i problemi a cui deve pensare il presidente degli Stati uniti perchè proprio questo così rilevante? perchè non fa una dichiarazione contro la malaria, o contro lo sfruttamento della prostituzione o il lavoro minorile o peggio ancora i bambini soldato nel terzo mondo?....no invece a favore dei matrimoni gay- Da dove nasce questa urgenza è presto detto: è il peso economico delle lobby gay. Facciamo degli esempi: oltre alla già citata mesi fa in un altro nostro articolo campagna di famosi personaggi dello spettacolo,si pesni a quanto appena successo in Nord Carolina, dove attraverso un referendum popolare la maggioranza dei votanti ha stabilito che il Nord Carolina sarà il trentesimo Stato vietare i matrimoni gay nella Costituzione e questo nonostante le associazioni per la difesa dei diritti di gay e lesbiche fossero scesi in campo per contrastare la norma, spendendo una somma pari a 3 milioni di dollari. Chi sono i più grandi finanziatori delle campagne elettorali di Obama, ancora loro, il Washington Post ha scritto che un grande donatore su sei di quelli che contribuiscono alla campagna di Obama è omosessuale. Obama dovrebbe piuttosto preoccuparsi della grave crisi della Famiglia in USA e i costi economici gravissimi che ne conseguono. Circa la metà di tutti i matrimoni negli Stati Uniti finisce con il divorzio. Dopo soli 5 anni, più di un quinto di chi si era sposato risulta separato o divorziato. Mentre più della metà delle coppie di fatto si sciolgono dopo 5 anni.Negli USA Secondo l’Annuario Demografico pubblicato dalle Nazioni unite nel 2010 ci sono 3,4 divorzi ogni 1000 persone. Tra il 1970 e il 2005 la proporzione di bambini che vivono con due genitori regolarmente sposati è scesa dall’85% al 68% mentre oltre un terzo dei bambini nasce fuori dal matrimonio. Il costo sociale delle famiglia instabile secondo una recente ricerca del Georgia Family Council e dell’Institute for American Values ha calcolato per gli USA un costo annuale per i contribuenti di 112 miliardi di dollari. Ogni anno i costi del sistema giudiziario legati all’instabilità delle famiglie raggiungono quasi i 20miliardi di dollari. L’aumento esponenziale dei programmi di assistenza (dalle case ai programmi sociali di recupero) genera un aumento del gettito fiscale pari a circa 22milairdi di dollari all’anno. In pratica si calcola che engli Stati uniti ogni matrimonio che fallisce si risolve in un costo sociale che varia in media tra i 50 e i 100mila dollari. Speriamo che i cristiani americani, che nel momento in cui andranno a votare affermino e difendano l'unico matrimonio naturale quello tra uomo e donna e il suo valore sociale. Se Obama doveva essere il paladino del terzo millennioe la speranza degli USA...diciamolo è stata una illusione anzi una vera delusione che speriamo finisca con questo mandato.

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