giovedì 5 aprile 2012

Finanziamento pubblico dei partiti

In questi giorni colpisce la notizia dell’avviso di garanzia al tesoriere della Lega Nord indagato per finanziamento illecito.

Per noi rimane valido sempre il principio che c’è la presunzione di innocenza, ai leghisti va comunque ricordato che non sarebbe una novità era già accaduto all’inizio della storia della lega: appena nati erano già stati convolti e condannati per la madre di tutte le tangenti: le tangenti ENIMONT. Insomma fin dall’inizio non si erano proprio presentati nei fatti come un eccezione.

La questione morale purtroppo come si vede in queste settimane continua ad interessare tutti i partiti, destra e sinistra. Clamoroso il caso del tesoriere della Margherita. Non esiste in questo una superiorià della sinistra.

Detto che sempre le responsabilità sono personali qualche riflessione va fatta invece in merito alla leggerezza con la quale sembrano essere stati approvati i bilanci dei partiti e anche l'utilizzo dei finanziamenti pubblici. Ci chiediamo se veramente l'idea che il tesoriere di un partito possa gestire i soldi senza che i dirigenti siano al corrente possa essere plausibile. Andrebbe affrontato seriamente il problema del finanziamento dei partiti e un equilibrio nel finanziamento pubblico che ormai alla maggior parte dei cittadini risulta esagerato come anche le spese della politica in particolare in un momento in cui si chiedono grossi sacrifici ai cittadini.

Esistono vari metodi nel mondo riguardo il finanziamento dei partitti, magari sarebbe il caso di studiare anche per l'Italia un modello diverso, magari un modello simile a quello americano pur con alcune regole adatte al nostro paese.

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