venerdì 16 dicembre 2011

Il caso di Trento: quello che ci manca è vederlo come un bambino

Appresa la notizia della ragazza di 16 anni che ha abortito a Trento, dopo che i genitori non l'hanno sostenuta nella sua scelta per la vita invocando addirittura l'intervento di un giudice, la tristezza ci ha subito avvolto pensando a questa ragazza, al suo desiderio di tenere il bambino. Certo non era una decisione facile, ma era una sua scelta libera che doveva essere protetta e rispettata. Abbandonata dai genitori e dalla società (a quanto apprendiamo solo il Movimento per la Vita si è reso disponibile ad aiutarla), la ragazza è forse stata sopraffatta dal timore. Per lei abbiamo solo parole di amore e sentimento di vicinanza, nessuna condanna. Per la società invece non può essere lo stesso, questa maternità andava difesa. Il vero trauma per questa ragazza sarà convivere con questa dolorosa scelta. E speriamo che non le causi gravi problemi, come purtroppo accade spesso alle adolescenti che abortiscono. Almeno adesso la società e la famiglia le stiano vicino.
Ma che paese è quello che non difende una sua figlia nella scelta di diventare madre, non la sorregge e sostiene?

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