venerdì 30 dicembre 2011

I nostri auguri: una ventata d'aria nuova nel 2012

Il 2011 è stato caratterizzato sicuramente per l'Europa e l'Italia dalla crisi economica. Riteniamo che l'analisi migliore di questa crisi sia stata fatta da Benedetto XVI “una mentalità che è andata diffondendosi nel nostro tempo rinunciando a ogni riferimento al trascendente si è dimostrata incapace di comprendere e preservare l’umano. La diffusione di questa mentalità ha generato la crisi che viviamo oggi, che è crisi di significato e di valori, prima che crisi economica e sociale” (discorso al pontificio consiglio per i laici)

Ci sembra di poter aggiungere che una riscossa sul tema dei valori debba tener conto di altri due fattori sociali non sono considerati : il calo demografico e la necessità di un ricambio generazionale. Per l'inizio del nuovo anno vogliamo lanciare una piccola provocazione in particolare per l'Italia. Per il 2012 la vera novitaà potrebbe essere il lasciar spazio e lanciare una nuova generazione, di 40-50 enni, nei posti di comando e cioè nelle classi dirigenti delle aziende e delle banche, i professori universitari, i politici, gli amministratori delegati . Forse una nuova generazione saprebbe affrontare la crisi con idee e ottimismo nuovo e senza indicatori e stereoitipi vecchi. Se la società deve cambiare e deve cambiare la cultura e la mentalità, forse ci vogliono anche persone nuove non la stessa generazione che ha portato a questa crisi. Buon anno 2012.

giovedì 29 dicembre 2011

MILANO E SESTO "BRILLANTI" ESEMPI D'AMMINISTRAZIONE: AD OGNUNO LE PROPRIE CONCLUSIONI

Lasciamo ogni valutazione ai lettori, ma ci pare che non possano passare inosservate due notizie inerenti alle "brillanti" amministrazioni di centro sinistra dei comuni di Milano e Sesto San Giovanni.

La società F2i ha offerto 385 mln piu' 1 euro per l'acquisto del 29,75% della quota di Sea messa in vendita dal Comune di Milano, azionista di maggioranza della società. La cifra di 385 mln euro era la base d'asta indicata dal Comune di Milano. Un bell'azzardo, ma vincente, perché nessun'altra offerta è pervenuta nei termini indicati dal bando.

L' azienda di trasporto di proprietà di Piero Di Caterina, il grande accusatore nell’inchiesta di Monza sulle presunte tangenti, che ha messo nei guai Filippo Penati e il Pd stranamente ha visto perdere l'appalto di alcune linee di trasporto locale che aveva sempre avuto: la 710 e 711, le linee
cimiteriali 714 e 715 e le navette per l’Edisonpower. 25 dipendenti rischiano il posto di lavoro, ma si sa non tutte le cause per il lavoro hanno lo stesso interesse per il centro sinistra.

Si potrebbe festeggiare con i fuochi d'artificio ma la giunta di Milano li ha vietati, e fin qui niente di male , ma gustificando la scelta come bene per l'aria perchè siamo oltre le soglie di inquinamento....si quello ideologico.

sabato 24 dicembre 2011

Auguri di Natale 2011


L’anno prossimo sarà l’anno della famiglia ci piace allora sottolineare che Gesù nasce in una famiglia, che è all’interno di una storia, si veda la genealogia in Mt 1, o si pensi al fatto che Giuseppe e Maria devono andare a Betlemme per un censimento perché discendenti di Davide,la stessa Betlemme è parte e all’interno di una storia, è citata più volte dai profeti e anche nelle cronache della storia di Israele. Quanto è bello e importante che Gesù abbia voluto incarnarsi in una storia e in una famiglia! Una speranza per tutti noi.
In questo Natale 2011 carico di preoccupazioni e timori a causa della crisi politico-economica, notiamo che anche Giuseppe e Maria avevano molte preoccupazioni, si pensi alla scelta del luogo dove far nascere Gesù o alla fuga in Egitto, ma il Natale così come ce lo presentano i Vangeli è contraddistinto dalla GIOIA.
Lc 1,26-28 l’annunciazione da parte dell’angelo Gabriele a Maria “Rallegrati o piena di grazia”, Lc 1,41-44 la gioia di Elisabetta all’incontro con Maria e ancora l’esultanza di Maria nel Magnificat, Lc 2,10 gli angeli annunciano una grande gioia ai pastori la buona novella, infine Mt 2,10-11 la gioia dei Magi quando vedono la stella che li porta da Gesù.
Anche noi dobbiamo fare festa e comunicare la gioia della nascita di Gesù unico nostro Salvatore. La fonte della vera gioia è Gesù bambino nato 2011 anni fa,
nato per noi in una famiglia .
E’ importante in un periodo così carico di angosce e problemi ricordarci di ringraziare il Signore per quello che siamo e abbiamo e affidarci a Lui per superare le difficoltà e ridare il giusto valore alle cose. “La vera gioia non è un semplice stato d’animo passeggero, né qualcosa che si raggiunge con i propri sforzi, ma è un
dono, nasce dall’incontro con la persona viva di Gesù, dal fargli spazio in noi, dall’accogliere lo Spirito Santo che guida la nostra vita” ci ha ricordato Benedetto XVI durante l’Avvento, e ancora “Chi ha incontrato Cristo nella propria vita, sperimenta nel cuore una serenità e una gioia che nessuno e nessuna situazione possono togliere”. Noi ne siamo convinti e questo ci spinge a credere nella bellezza della vita anche oggi, e guardare con speranza al futuro.
Come dice Benedetto XVI “una mentalità che è andata diffondendosi nel nostro tempo rinunciando a ogni riferimento al trascendente si è dimostrata incapace di comprendere e preservare l’umano. La diffusione di questa mentalità ha generato la crisi che viviamo oggi, che è crisi di significato e di valori, prima che crisi
economica e sociale” (discorso al pontificio consiglio per i laici). “L’uomo che risveglia in sé la domanda su Dio si apre alla Speranza , ad una speranza affidabile, per cui vale la pena di affrontare la fatica del cammino nel presente” (Spe Salvi). “L’uomo di oggi ha bisogno di vedere con i propri occhi e di toccare con mano come con Dio o senza Dio tutto cambia”. Anche a noi tocca testimoniarlo. Convertiamo i nostri cuori, vinciamo il male col bene, siamo più solidali e attenti agli altri. La vera risposta è mettere al centro la persona. Tutti noi siamo chiamati a farlo nel nostro piccolo con gesti di amore e di gratuità. La tenerezza di
Dio che si fa bambino è un aiuto a riscoprirlo. “Il Signore ci faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra noi e verso tutti [..] renda saldi i nostri cuori e irreprensibili nella santità” (1 Ts 3,11 - 4,2).
Buon Natale
Luca e Paolo

giovedì 22 dicembre 2011

Natale a MILANO

Che triste questo Natale senza luci a Milano. Siamo stati abituati negli ultimi anni ad avere un città che si vestiva a festa per Natale, che metteva al centro la luce e i suoi più bei monumenti e vie. Quest’anno per motivi di budget, cosi ci hanno spiegato, la città è rimasta tristemente spenta (decisone della ex giunta Moratti e confermata da quella Pisapia). Certo non tutte le città hanno fatto questa scelta, per esempio Torino.
Ma poi scopri che il Comune ha pagato 300mila euro per la serata di Capodanno invitando tra gli altri don Gallo, Paolo Rossi, Capossela e altri…….insomma tanto per ricordarci le origini culturali di questa giunta. Già a sant'Ambrogio la giunta Pisapia si era distinta per la curiosa e a dir poco controproducente scelta di chiudere al traffico tutta la città. Milano vive anche di turismo e commercio e sarebbe ora che questa giunta se ne accorgesse....anche in vista dell'EXPO.

Meno male che anche quest’anno l’ENI ha sponsorizzato l’esposizione di opere d’arte a Palazzo Marino con due capolavori di Georges de La Tour, il Caravaggio francese, che saranno visitabili gratuitamente dalla cittadinanza, rinnovando quindi l’esperienza di collaborazione iniziata con il sindaco Moratti.
Ringraziamo anche la Pinacoteca Ambrosiana che ha allestito l’esposizione di due straordinarie opere del Botticelli. Grazie ad uno scambio con la National Gallery di Londra, arriva a Milano la Natività Mistica che verrà esposta al fianco della Madonna del Padiglione già parte della collezione milanese. Per fortuna qualcuno continua a credere che anche la cultura è occasione di sviluppo e di ricchezza per la città.

Asta BCE: occasione di sviluppo o di speculazione?

Ieri si è svolta un’asta straordinaria della BCE, la prima asta di rifinanziamento a tre anni della Bce senza limite di ammontare e al tasso dell'1%: all'operazione hanno partecipato 523 banche per un totale di richieste per 489 miliardi di euro.
Sorge una domanda quest’asta sarà a beneficio della liquidità a disposizione delle banche per aiutare imprenditori e famiglie e quindi consentirà un rilancio dell’economia e degli investimenti privati oppure verrà utilizzata dalle banche per comprare Btp al 5-6% realizzando un evidente vantaggio economico fine a se stesso?

Un esempio migliore lo hanno dato le piccole e medie banche diffuse sul territorio che da anni sono le uniche che non ha chiuso il rubinetto del credito alle aziende come ben detto da Giavazzi sul Corriere. Non sappiamo se questa misura della BCE sarà risolutiva, anzi forse è solo la certificazione di un problema di capitale delle banche. Una vera ricapitalizzazione forse sarebbe ritenuta più rischiosa, comporterebbe, infatti, la possibilità di perdere parte del controllo della banca da parte degli attuali azionisti.

Medioriente ed Egitto: una situazione a rischio.

In Egitto la situazione continua ad essere drammatica con scontri violenze e morti. Degli ultimi giorni la notizia della manifestazione delle donne dopo il video della violenza su una ragazza. Le proteste dei giovani di piazza Tharir sembrano però aver poco seguito visto i risultati elettorali parziali hanno dato tra il 35 e il 40% ai fratelli musulmani e tra il 20 e il 25% dei voti addirittura ai salafiti. Non è ancora iniziato il processo ai responsabili delle violenze sui copti, e il governo dei militari promette giustizia e fine delle violenze ma con scarso risultato.

Non sapremo come reagirà la giunta militare quando, a gennaio, finirà il processo elettorale e i risultati confermeranno la stragrande maggioranza ai fondamentalisti islamici, che chiederanno un processo di islamizzazione, almeno in parte, del paese e delle sue istituzioni. Come sarà garantita la libertà religiosa dei cristiani e dei copti che costiruiscono una minoranza rilevante nel paese? La situazione sembra molto complicata e tenendo conto che anche in Siria continuano le violenze e la situazione rischia di precipitare verso una guerra civile, sono due stati chiave per la stabilità del Medioriente è fortemente a rischio. Siria ed Egitto occupano un ruolo chiave e purtroppo il 2012 non si presenta privo di rischi.

martedì 20 dicembre 2011

E' morto Havel: Ci mancherà

E' morto Václav Havel, una figura straordinaria che ci ricorda come anche uomini comuni possono battersi per la libertà e come l'impegno di ciascuno può vincere di fronte a terribili dittature, come lo fu quella comunista nell'Europa dell'EST.
L'esperienza di Václav Havel si spiega con un'allenamento potremmo dire alla libertà, che vive nella quotidianità fin da giovane quando ancora era un semplice scrittore. Difende pubblicamente autori discriminati per posizioni anti comuniste. Nel gennaio 1968 Alexandr Dubcek è eletto segretario del Partito e apre la stagione di riforme. Sboccia la Primavera di Praga, «l'esito della spinta dei tentativi più disparati - spiegherà Havel nel fondamentale saggio del 1979 "Il potere dei senza potere" - di un pensiero più libero, di una creazione e di una riflessione politica indipendenti; si trattò di un processo di graduale risveglio della società, di una sorta di apertura furtiva della sfera segreta». Questa esperienza viene duramente stroncata dai carri armati del Patto di varsavia che invadono la Cecoslovacchia il 20agosto, nel silenzio dell'Occidente che non saprà opporsi a questi eventi. Solo con l'arrivo di Reagan e con Giovanni Paolo II ci sarà una totale condanna del comunismo nell'Europa dell'est con il chiaro obiettivo di sconfiggerla senza compromessi. Havel lavorerà poi come operaio in un birrificio, spiato e perseguitato senza però smettere di lottare per la libertà. Denuncerà senza paura la «crisi dell' identità umana» in un sistema fondato sul terrore che annienta l' individuo. Nel 1977, viene arrestato: per anni entra ed esce dal carcere. Nel 1989 il 9 novembre cade il muro di Berlino. In Cecoslovacchia la «Rivoluzione di velluto» manda in frantumi il regime, il 29 dicembre Havel è presidente.
Una figura umile e perseverante che ha sempre lottato per la libertà. Senza rinunciare a dire la verità anche in condizioni difficilissime.Diceva "La verità e l'amore vinceranno sull'odio e la menzogna". Nelle dediche, accanto al suo nome disegnava sempre un piccolo cuore, l' ultimo presidente della Cecoslovacchia e primo leader della Repubblica Ceca: Ci mancherà.

venerdì 16 dicembre 2011

ICI-CHIESA: strilloni e caccia agli "untori"

Assistiamo in questi giorni alla ricerca del colpevole della crisi economica. Si spingono categorie contro altre, si forzano facili generalizzazioni e si creano i nemici pubblici: una pessima scelta che non risponde alla necessità di un recupero anche morale del paese, né a rilanciare la crescita. Si punta sul risentimento verso l'altro piuttosto che verso la solidarietà, e purtruppo qualcuno ha già deciso di passare all'azione si vedano i bombaroli che spediscono buste esplosive.
Certo c'è chi ha fatto il furbo o ha goduto di privilegi a cui ora toccherebbe pagare più degli altri, ma questi evasori vanno cercati con sistemi incrociati di dati e non tacciando intere categorie di lavoratori come criminali, lo stesso dicasi per i politici, ma bisognerebbe anche guardare a chi ha preso le baby pensioni, o chi ha goduto di trattamenti speciali con assunzioni e promozioni non necessarie nella pubblica amministrazione. Comunque la caccia al moderno "untore" non porterà né il risanamento né un clima sociale migliore.
Un esempio di questo clima è quello riservato alla Chiesa Cattolica attaccata duramente su molti mezzi di comunicazione a riguardo del pagamento dell'ICI sui suoi immobili. C'è da dire che in questo attacco ideologico nulla si è detto di quanto la Chiesa spende e fa per il sociale, l'educazione, la sanità, gli immigrati, tutti costi che se si dovesse accollare lo Stato porterebbero a un deficit molto maggiore sia sul piano sociale che economico. Se ci sono stati casi di sbagliata dichiarazione degli immobili o si devono specificare meglio le esenzioni si faccia pure ma sbattere in prima pagina la Chiesa come responsabile di parte del debito ci sembra ingiusto e sbagliato oltre che falso. Anche qui la logica è quella di creare un nemico su cui scaricare a rabbia. Da dire che certo la Chiesa non brilla in comunicazione e poteva spiegare meglio le sue ragioni. E’ giusto precisare poi, come ha fatto Avvenire, che non sono solo alcuni immobile della Chiesa ad essere esentati, ma anche quelli di molte associazioni laiche, partiti, sindacati. Importante è dire che chi contribuisce alle spese degli immobili della Chiesa sono i fedeli con le loro offerte, per cui chiedere di aumentare le tasse alla Chiesa significa che saranno ancora queste famiglie a doversene fare carico o in alternativa la Chiesa dovrà tagliare i soldi destinati a favore delle attività sociali ed educative, questo dovrebbe far riflettere anche parroci e cattolici faciloni che subito si uniscono al coro contro la Chiesa. Ci sembra però utile sottolineare che questa campagna è stata preparata e pianificata da settori culturali e giornali che puntano a danneggiare l'immagine della Chiesa e come ha detto Ferrara questo non è un bene per l'Italia e non risolverà neanche i problemi economici. Attenzione a seguire strilloni che indicano colpevoli di facile bersaglio magari con lo scopo di non far cambiare quello che invece veramente non va.

Il caso di Trento: quello che ci manca è vederlo come un bambino

Appresa la notizia della ragazza di 16 anni che ha abortito a Trento, dopo che i genitori non l'hanno sostenuta nella sua scelta per la vita invocando addirittura l'intervento di un giudice, la tristezza ci ha subito avvolto pensando a questa ragazza, al suo desiderio di tenere il bambino. Certo non era una decisione facile, ma era una sua scelta libera che doveva essere protetta e rispettata. Abbandonata dai genitori e dalla società (a quanto apprendiamo solo il Movimento per la Vita si è reso disponibile ad aiutarla), la ragazza è forse stata sopraffatta dal timore. Per lei abbiamo solo parole di amore e sentimento di vicinanza, nessuna condanna. Per la società invece non può essere lo stesso, questa maternità andava difesa. Il vero trauma per questa ragazza sarà convivere con questa dolorosa scelta. E speriamo che non le causi gravi problemi, come purtroppo accade spesso alle adolescenti che abortiscono. Almeno adesso la società e la famiglia le stiano vicino.
Ma che paese è quello che non difende una sua figlia nella scelta di diventare madre, non la sorregge e sostiene?

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Il lodo Chirac

Jacques Chirac, ex presidente francese e' stato condannato a una pena di due anni di carcere con la sospensione condizionale della pena, per la vicenda degli impieghi fittizi nella ville de Paris, quando era sindaco di Parigi all'inizio degli anni '90. Chirac e' stato riconosciuto colpevole di "appropriazione indebita di fondi pubblici e "abuso di fiducia".

Questa vicenda dovrebbe convincere tutti che il lodo Alfano era giusto e non impediva in alcun modo il raggiungimento del verdetto e della giustizia.

Chirac mentre era presidente non era processabile, I suoi contenziosi giudiziari sono stati sospesi e poi proseguiti terminato il suo incarico costituzionale.

Doveva essere cosi anche per Berlusconi, questo gli avrebbe consentito di lavorare per 5 anni senza continui attacchi della magistratura, invece e' andata diversamente. Diciamolo la fine di Berlusconi è iniziata con la bocciatura del lodo Alfano il 7 ottobre 2009. Guarda caso nel momento di massima popolarità di Berlusconi dopo l'apprezzatissimo discorso di Onna del 25 Aprile del 2009 e lo strepitoso successo del G8 che si era svolto all'Aquila dall'8 al 10 luglio 2009.

Sia chiaro questo non significa che Berlusconi è finito per colpa della magistratura.

mercoledì 14 dicembre 2011

Un primo passo verso un fisco a misura di famiglia?

Lo abbiamo già detto, il carico fiscale sulle famiglie italiane è troppo elevato e la manovra in via di approvazione lo appesantisce ancora di più.

Non possiamo però non notare una interessante e significativa novità nel metodo e nel merito che appare oggi come probabile modifica alla tassa sulla casa: sarà prevista una detrazione di 50 euro a figlio.

Perchè è importante questa norma? Perchè per la prima volta nel fisco italiano si riconosce il valore e si favoriscono le famiglie con figli. Il calcolo poi dovrebbe riconoscere il valore della presenza dei figli a prescindere dal reddito.

Un primo passo verso un fisco a misura di famiglia? Ci auguriamo di si. In altri paesi a parità di reddito chi ha figli paga meno, in Italia forse incominciamo a capire che serve andare nella stessa direzione, speriamo che questo metodo venga presto esteso all'irpef e ad altre tasse.

martedì 6 dicembre 2011

La manovra: bene le pensioni ma poi poca fantasia

Il Governo Monti ha varato la sua manovra economica.
Prevale ancora una logica di tassazione a favore della riduzione del debito, mentre sono troppo pochi i tagli strutturali e agli sprechi secondo noi. Non ci sono significative dismissioni del patrimonio immobiliare e solo timidi accenni di liberalizzazione. Troppe le tasse. Pochissimo in termini di rilancio dello sviluppo anche se positivi sono: il rifinanziamento del fondo di garanzia per i crediti alle piccole e medie imprese (che prosegue opera del governo precedente), la reintroduzione dell'ICE istituto commercio, la riduzione dell'IRAP e gli interventi a favore di donne e giovani per 1 miliardo di euro. Opportuna la scelta di stanziamento di fondi per nuove infrastrutture e cambio della burocrazia per attuarle e finalmente un segnale che va a ridurre drasticamente i costi delle province. Bene la svolta sulle pensioni che segna un ritorno a scelte precise, basta scalini, scaletti, scaloni e stesso sistema contributivo per tutti. Fortunatamente si è evitato di intervenire sull’Irpef, avrebbe potuto avere un effetto recessivo, bene le tasse a beni di lusso.
Siamo contrarissimi invece all’annunciato aumento dell'IVA di 2% sia su quella del 10% che su quella del 21%, come all'introduzione sperimentale dell'IMU, la prima casa non e' un bene di lusso, tra l'altro l'aumento degli estimi catastali rischia di rendere questa tassa molto elevata e colpirà ancora una volta le famiglie.
Vedremo se la ridefinizione delle agevolazioni che andrà a finanziarie il Fondo per la Famiglia istituito dal decreto saprà correggere l’impatto di queste misure sulle famiglie, magari un miglioramento delle agevolazioni per maternità e paternità speriamo.
Ancora una volta abbiamo l’aumento delle accise sulla benzina e ci chiediamo ma servivano dei professori universitari per varare questa manovra? Mancano fantasia per vere riforme e tasse mirate e di scopo.

venerdì 2 dicembre 2011

Serve tassare l’Italia se non si salva l’euro?

Sempre più anticipazioni ci vengono date dai mass-media in merito ai provvedimenti che il governo Monti dovrebbe annunciare il prossimo lunedì 5 dicembre.
Non entriamo nel merito, perché bisogna esprimersi solo di fronte a notizie certe e dettagliate e non alle voci, per esempio le parti sociali già protestano prima ancora della presentazione della manovra. Speriamo che a differenza del Governo precedente non ci siamo continui annunci e smentite.
Ci sorge però un sincero dubbio. Qualsiasi manovra ci si appresti a proporre sarà davvero utile e risolutiva per contribuire a salvare l’Italia e insieme ad essa l’area euro?
Non rischiamo tra 15 giorni di trovarci di fronte a nuove pesanti richieste che colpirebbero in maniera significativa ancora tutti noi?
Noi pensiamo che forse prima di decidere cosa possiamo e dobbiamo fare per contribuire a migliorare il deficit italiano e rilanciare lo sviluppo del paese dovremmo aspettare le decisioni che a livello europeo dovranno essere prese per stabilizzare l’area euro.
A cosa servirebbe infatti una manovra da 20 miliardi di euro in Italia se poi fallisse l’euro? Proprio a niente. Ieri il presidente della Banca d'Inghilterra ha affermato che si stanno preparando ad un nuovo scenario che parta dalla fine dell'area euro, già nelle scorse settimane secondo alcuni giornali le banche stanno prendendo in considerazione il cosiddetto piano B che prevede due differenti aree euro. Ci chiediamo se questo accadrà vorrà dire che e' un processo già avviato da tempo, nulla nasce dal caso. Quindi sarebbe bene sapere cosa si vuole fare dell'Europa e su questo punto dovrebbe esserci una dichiarazione più precisa anche del Governo Monti. Infatti in un nuovo scenario europeo probabilmente l'Italia userebbe la leva monetaria, cioè svaluteremmo, come abbiamo già fatto nel ‘92 . Allora per esempio l'aumento dell'IVA, già di per sé inflattivo e recessivo come strumento finanziario, forse non sarebbe proprio utile.