domenica 2 ottobre 2011

Referendum: 1milione 300mila firme e adesso?

In soli 2 mesi sono state raccolte 1milione e 300mila firme per il referendum che chiede di modificare la legge elettorale. Una cifra incredibile in cosi poco tempo e senza troppa pubblicità. Ci sembra opportuno fare alcune considerazioni. Innanzitutto segnala una voglia di partecipazione, che supponiamo non possa essere identificata solo con uan parte politica anche se a promuoverlo sono state alcune forze politiche specifiche che ora pretendono di strumentalizzare questo risultato. Secondo è chiaro ormai che questa legge elettorale che produce nominati invece che eletti ha creato una disaffezione alla politica e una classe politica non all'altezza. La gente vuole contare di più. Le persone che hanno firmato non condividono quindi una unica proposta di legge chiara e definita, nè il modello proposto rappresenta una soluzione, vogliono solo cancellare l'attuale legge elettorale. Quarto quando il referendum sarà ammesso, come ha sottolineato in modo arguto Formigoni nei giorni scorsi, la legislatura non potrà andare oltre il 2012. Il motivo è molto smeplice col referendum sulla legge elettorale gli scenari possibili sono solo 3: elezioni anticipate per evitarlo, una nuova legge elettorale fatta per evitare il referendum che porterà quindi ad elezioni anticipate, oppure lo svolgimento del referendum con probabile vittoria e l'obbligo ancora una volta di riscrivere la legge elettorale e quindi ancora elezioni anticipate. Il centro destra al posto di subire questo scenario dovrebbe a nostro avviso proporre e fare una nuova legge elettorale che reintroduca o il sistema uninominale in cui però ognuno si può candidare in un solo collegio e non potrà essere ripescato se sconfitto, quindi senza proporzionale oppure reintrodurre nell'attuale legge di tipo proporzionale con premio di maggioranza e con sbarramento (indispensabile a nostro avviso) reintrodurre la preferenza. Auguri non sarà facile perché a parole tutti le vogliono ma nei fatti nessuno le introduce, anzi recentemente Emilia Romagna e Toscana hanno tolto la possibilità di esprimere la preferenza anche dalla legge ettorale regionale, insomma a sinistra si predica bene ma si razzola male come al solito.

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