domenica 11 settembre 2011

11 settembre dieci anni dopo cosa è cambiato

Sono passati 10 anni, non possiamo dimenticare la brutalità dell’atto terroristico, il dolore di chi ha perso familiari, il coraggio dei soccorritori,le 2.974 vittime degli attentati alle Torre Gemelle del World Trade Center e negli ulteriori attacchi a Washington e in Pennsylvania. Furono sottovalutati i pericoli e la rete di informazioni non seppe analizzare i pur molteplici dati di cui era in possesso. La matrice terroristisca di Al Qaeda fu subito chiare e proseguì il suo agire con altri attentati in tutto il mondo e in particolare nei paesi musulmani, il che indica che il fenomeno di Al Qaeda è stato soprattutto una lotta per la supremazia nell’islam. Aver tolto a questo movimento la possibilità di usare alcuni stati come basi logistiche è stato il primo passo per sconfiggerla, la guerra in Afghanistan ha rappresentato in questo un’azione giustificata e ricordiamo sostenuta da risoluzione dell’ONU e quindi nella legalità internazionale, a differenza di quella in Iraq. Purtroppo questa guerra non è ancora conclusa e gravi errori soprattutto nella gestione della pace e dello sviluppo pesano sui problemi che ancora oggi sono presenti. Non bisogna dimenticare la capacità di infiltrazione che l’estremismi islamico e le ali terroristiche hanno avuto anche in Europa, vedi gli attentati di Londra e i numerosi giovani partiti dalle comunità islamiche europee come combattenti in Iraq e Afghanistan o come attentatori suicidi indottrinati nelle mosche integraliste.

Oggi assistiamo alle numerose “rivolte arabe” che vedono tra l’altro la sconfitta di Al Qaeda che non le ha guidate e anzi soprattutto nella loro spinta iniziale non hanno avuta una connotazione strettamente religiosa ma erano guidate da un desiderio di libertà. Certo non possiamo ancora sapere in che direzione si andrà, incerte sono le realtà di Libia, Egitto e Siria e non si può escludere cha da dittature si passi direttamente a tentativi di instaurare teocrazie basate sulla sharia. Particolare preoccupazione suscita il nuovo protagonismo della Turchia e dell’Iran che cercano di estendere la loro influenza regionale. Dobbiamo chiederci quale sarà il ruolo di USA e UE e NATO nel futuro? Le nuove potenze Cina, Brasile, Russia dovranno collaborare con l’Occidente nella lotta contro il terrorismo, tutti insieme nonostante la crisi economica e superando anche la crisi morale ed etica che investe l’Occidentee che ne è alla base della crisi stessa. Ma i tempi della storia sono più lunghi di quelli che vorremmo, e il rapporto mondo arabo-occidente sarà un tema che ci riguarderà ancora nel futuro, non solo sul piano geo-politoco ma anche sul piano sociale visti i fenomeni migratori verso l’Europa. L’impegno ad uno sviluppo e verso un dialogo reciprocamente rispettoso non può cessare e farsi fermare dalle difficoltà attuali. Certo ci sono rischi ma se come diceva Manzoni la storia è guidata dalla Provvidenza anche se noi non capiamo i fatti del presente dobbiamo avere speranza nel futuro: Dio “non turba mai la gioia dei suoi figli se non per prepararne una più certa e più grande”.

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