venerdì 29 luglio 2011

La sepoltura dei bambini non ancora nati: atto di pietà dovuto


In questi giorni è scoppiata sui mass media (ma notiamo non tra la gente) una polemica su un atto di misericordia e di compassione, la sepoltura dei bambini non nati. Ci sorprende, ma fino ad un certo punto la polemica. Ci sorprende perché non è una novità infatti in Lombardia e a Novara dove è nata la benemerita associazione Difendi la Vita con Maria, avviene già da anni. MA in realtà la polemica è inevitabile e quindi non ci sorprende fino in fondo, perché sepellire i bambini non nati significa riconoscere loro una dignità di persone umane ed è questo che vuole essere impedito. Inoltre ricorderebbe alla nostra società che all’aborto ormai si è abituata che questo è un fenomeno di massa e forse vedere tante poiccole croci bianche nei nostri cimiteri ci farebbe aprire gli occhi sulla tragedia. Il fatto che dei medici o alcune loro organizzazione sindacali si oppongano è proprio ideologico, proprio loro che vedono e che sanno che altrimenti i bambini non nati andrebbero nei rifiuti speciali: la vita non e' un rifiuto anche se rifiutata. Infine un pensiero a quelle mamme che chiedono la sepoltura dei bambini non ancora nati, ripetiamo chiedono non viene imposto loro nulla, che potranno trovare conforto nel poter rendere omaggio ad una vita che per vari motivi non è potuta nascere. Il conforto della sepoltura è a livello pscologico importantissimo come ci dicono anche le tragedie frutto di cataclismi, sparizioni, o incidenti aerei ecc. Eliminare anche solo il ricordo o la traccia in verità non fa altro che aumentare la disumanità dell'aborto.

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