mercoledì 27 ottobre 2010

Noi non ci rassegniamo e diciamo tutte le vite umane hanno uguale valore

Due casi di questi giorni ci devono interrogare seriamente su quale società vogliamo costruire e su quali diritti vogliamo tutelare. I due fatti diversi tra di loro mostrano come i diritti del bambino e il fontale diritto alla vita sia sempre più un arbitrio in mano al relativismo etico.

Un risarcimento di un milione e 600 mila euro è stato riconosciuto ad una coppia di coniugi per un errore diagnostico che non li ha avvertiti della malattia del figlio e quindi non ha loro consentito di procedere con l'aborto. Come ha scritto il Foglio siamo ormai all'ideologia della "nascita sbagliata". Forse non tutti si rendono conto che questa sentenza ammette e permette che una vita malata può essere selezionata e impedita. Pur comprendendo le fatiche e i sacrifici cui sono sottoposte le famiglie che devono affrontare una seria malattia del loro figlio , non possiamo arrenderci a questa idea di uomo che ricorda troppo da vicino la rupe tarpea. Noi non ci rassegniamo e diciamo tutte le vite umane hanno uguale valore e tutte arricchiscono l'umanità, tutte sono segno di amore.

Che dire poi della notizia che appare sui giornali dove si racconta di un disabile (ironia della sorte proprio quella persona che forse oggi è ritenuta inutile e quindi sarebbe selezionata alla nascita) che vuole offrire il suo sperma per permettere a coppie di lesbiche di avere un figlio: un bambino ha diritto ad avere una mamma ed un papà, anche su questo non si può prescindere. L'idea, o meglio l'ideologia, che solo i sani debbano nascere o continuare a vivere (vedi anche l'eutanasia) è completamente disumana essendo l'uomo per sua natura sottoposto alla malattia e al dolore, ma forse è proprio questo il problema: si vuole disumanizzare l'uomo. Anche i recenti casi sulla fecondazione eterologa e con Fivet o attraverso un ragazzo disabile che si offre ad una coppia di lesbiche per avere un figlio (se si riflette l'eterologa anche in provetta è simile a questa "naturale" come scrivono i giornali) che per natura non possono avere in quanto dello stesso sesso, rappresenta l'estremizzazione di desideri che non rispettano o accettano la natura dell'uomo.

In margine al Sinodo del Medio Oriente: persecuzione e perdono

In margine al Sinodo del Medio Oriente: persecuzione e perdono

Le comunità cristiane in situazioni di grave persecuzione sono un segno indispensabile di speranza. Speranza offerta anche a quei paesi dove soffrono, speranza che nasce dalla rinuncia alla vendetta, dalla misericordia e dal perdono e dalla preghiera per i propri persecutori. Per la situazione dei cristiani in Asia valgono sicuramente le parole recentemente pronunciate da Papa Benedetto XVI all’apertura del sinodo della Chiesa del Medio Oriente.

I gemelli e la vita prenatale

Uno studio universitario, che ha coinvolto 3 diverse università italiane ed è stato pubblicato sulla rivista «PLos One», ha dimostrato che nei gemelli si evidenziano già prima della nascita delle volontà di relazione, nel grembo materno infatti si muovono uno verso l’altro e in modo diverso rispetto ai movimenti che compiono per interagire con la madre. Già qualche anno fa il Daily news aveva pubblicato le incredibili foto di un’ecografia 3D nella quale due gemelli si davano un bacio evidenziando così gesti di affettività e sentimenti presenti quindi fin dalla fase prenatale. Gli studi appena pubblicati dimostrano come il forte legame tra i gemelli nasce e dipende dalle loro relazioni già nel grembo materno, e che ognuno di noi ha inscritto dentro di sé il desiderio di amore e la ricerca dell’altro, della relazione; confermando così che l’uomo la ricerca fin da subito: prima con la madre e poi col fratello se si trova a dividere con lui lo spazio fin dall’inizio come nel caso dei gemelli. Interessante sapere, come scrive Bellieni su Avvenire (20 ottobre 2010), che riguardo al feto “la ricerca scientifica ci mostra come si muove, come risponde agli stimoli, anche a quelli dolorosi, perché dalla metà della gestazione il feto è in grado di sentire il dolore. Le ricerche in questo campo sono pubblicate sulle maggiori riviste di medicina. Ad esempio Julie Mennella, dal Texas ha studiato come si formano i gusti alimentari nel feto, l’irlandese Hepper come impara le voci prima di nascere. Hans Veldman e Catherine Dolto hanno studiato come entra in contatto con mamma e papà prima di nascere e come questi possano comunicare con lui/lei attraverso una metodica detta ‘aptonomia’, basata sulle carezze attraverso la parete del pancione”. Le nuove tecnologie nell’ecografia ci mostrano che il bambino ride, piange.
Tutto ciò ci spinge ad alcune considerazioni: nessuno può, se non ideologicamente, negare i sentimenti che già caratterizzano la nostra vita e quindi la vita umana fin dal grembo materno. Riflettendo sull’aborto dobbiamo soffermarci sul fatto che oltre al fatto gravissimo di interrompere una vita, sono interrotti i legami che ha già incominciato a costruire. L’aspetto relazionale ci ricorda che la decisione sulla vita interpella ancora di più le nostre coscienze, ci coinvolge tutti.
La ricerca della relazione nel grembo materno ci ricorda anche l’innata e insopprimibile ricerca della relazione con l’Altro, con Dio, che se accolta permette di accogliere gli altri. L’uomo non nasce solo e privo di legami ma li ricerca per tutta la vita.

venerdì 8 ottobre 2010

Gioia per il premio Nobel per la pace al dissidente Liu Xiaobo

Vogliamo esprimere la nostra gioia nell'apprendere la notizia dell'assegnazione del premio Nobel per la Pace al dissidente cinese Liu Xiaobo.
Una decisione coragggiosa visti i molteplici interessi economici e politici che coinvolgono i rapporti con la Cina.
Questo premio è un segno di speranza e di richiamo perchè anche in Cina e in altri paesi possono essere riconosciuti i dirirtti fondamentali della persona primi tra tutti la libertà, la giustizia, la libertà di religione e il diritto alla vita.
Anche se scontato deve fare riflettere il tentatico delle autorità cinesi di censurare la notizia in Cina.

venerdì 1 ottobre 2010

Biotecnologie e staminali tra illusioni e realtà

L’estate 2010 è stata contrassegnata da un'ampia discussione sulle cellule staminali embrionali, soprattutto in conseguenza di due fatti accaduti entrambi negli USA. La FDA ha deciso di dare via libera agli esperimenti sull’uomo di cellule staminali embrionali. In direzione opposta invece la decisione di martedì 24 agosto 2010 di una corte distrettuale americana, di dire no ai finanziamenti pubblici per gli studi sulle cellule staminali embrionali, decisione confermata il 9 settembre da un giudice federale statunitense che ha respinto il ricorso presentato dell’amministrazione Obama, ma poi smentita dalla Corte d’appello federale di Washington il 10 settembre. La vicenda giudiziaria appare quindi complicata ma ha inizio col ricorso presentato da un ricercatore contrario a quanto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama aveva invece concesso. Cioè il finanziamento con i soldi dei cittadini alle ricerche sulle cellule staminali embrionali. Ricordiamo che il precedente Presidente G. W. Bush aveva vietato l'uso di fondi federali per distruggere gli embrioni umani.
Ma cos’è una cellula staminale? .... leggi l'articolo pubblicato su Cultura Cattolica Biotecnologie e staminali tra illusioni e realtà

Rifiutare i bambini? “Verde” ma senza speranza

il nostro articolo sulla dnatalità articolo pubblicato su Cultura Cattolica

Quest’estate sulla famiglia e più in generale sulla denatalità in Italia, su giornali italiani e stranieri, sono stati pubblicati molti articoli, statistiche, interviste.

Rifiutare i bambini? “Verde” ma senza speranza