venerdì 31 luglio 2009

In italia continua lo scontro tra due diverse visioni della vita

Due recenti fatti mostrano come in Italia continui lo scontro tra due diverse visioni della vita. Alla Camera recentemente è stata approvata la moratoria sull’aborto forzato, BENISSIMO! in quest'ottica non ci interessano le polemiche di chi anche pro-life mischia tutto e dice che ci si è dimenticati la condanna all’aborto volontario o continua a concentrarsi sulla legge194, che è e rimane una legge ingiusta, ma se l'obiettivo è difendere la vita allora prioritatio è farne percepire la meraviglia, la sacralità, quell'immagine di Dio che si riflette fin dall'inizio in ognuno di noi (salmo 138). L’Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato la commercializzazione della Ru486.La verità sulla RU486 è la sua pericolosità per la salute della donna: sono più probabili infezioni, emorragie e shock settici, danneggia il sistema immunitario della donna, il tasso di mortalità è dieci volte maggiore. Ma tutti questi aspetti non sono stati sufficienti per attuare un minimo concetto di precauzione a difesa delle donne, perché c’è una componente ideologica che continua a voler estendere la pratica dell’aborto. Significativo è l’aspetto economico, infatti il farmaco con un prezzo esiguo sarà accessibile a tutti soprattutto alle giovanissime. La donna sarà caricata di tutta la responsabilità dell’aborto. Forse si poteva fare di più nella sensibilizzare sulle conseguenze e i rischi delle pillole abortive Norlevo e RU486 , se non si e' riusciti ad impedire l'introduzione della RU486 e preparare quella rivolta politica, morale e religiosa come chiede Ferrara dal Foglio e che purtroppo non si vedra', più drammatico rimane il silenzio della classe medica. L'approvazione della commercializzazione dell'RU486 segna una svolta negativa che infatti tra l'altro non vede coinvolta la classe medica e gran parte dell'opinione pubblica non sufficientemente sollecitata su tale argomento e sulle sue conseguenze sociali, prima fra tutte la banalizzazione dell’aborto. Ha ragione Ferrara, citando l'Humane Vitae, sono le pillole a fare la storia delle relazioni umane e della stessa spiritualità. Questa vicenda deve richiamare tutti alla responsabilità educativa, l’aspetto culturale e formativo-educativo è sempre più prioritario e decisivo anche al fine di creare quella coscienza nell’opinione pubblica che dovrebbe portare ad una mobilitazione e rifiuto di certi farmaci. La delibera della Camera devo far riflettere, far scrivere che l’Italia è contro l’aborto forzato è un risultato positivo, anche e soprattutto sul piano culturale, bisogna cogliere quei segnali nella società che incominciano a preoccuparsi del fenomeno aborto esteso soprattutto tra le fascie piu deboli in questo momento di crisi economica e che devono spingerci ad un azione culturale che aggreghi, non ci si divida più su schemi ideologici. Mostriamo la bellezza della vita umana, sul rimettere al centro la ragione, sul riflettere sull'importanza anche economica di fare figli, sulla irrazionalità di uccidere il nostro futuro, sopprimere una vita umana indifesa. Come ha scritto ancora una volta Benedetto XVI nell'ultima enciclica "Senza verita` si cade in una visione empiristica e scettica della vita, incapace di elevarsi sulla prassi, perche´ non interessata a cogliere i valori – talora nemmeno i significati – con cui giudicarla e orientarla. La fedelta` all’uomo esige la fedelta` alla verita` che, sola, e` garanzia di liberta` (cfr Gv 8, 32) e della possibilita` di uno sviluppo umano integrale." L'educazione e' quella forza debole che può e deve essere usata per incidere sulla mentalità della gente sul tema dell'aborto e dei temi etici.

mercoledì 29 luglio 2009

Guerra ai talebani per liberare i bambini dalla cultura della morte

Ecco una notizia che andrebbe messa su tutte le prime pagine dei giornali: 11 bambini kamikaze liberati in Pakistan.
Si parla sempre della guerra sottolineando giustamente i suoi effetti devastanti su popolazioni e territori, la guerra non risolve mai i problemi e la situazione in Afghanistan ne è la prova, nonostante gli indiscussi successi sul piano delle libertà civili e della democratizzazione.
Si deve affiancare all’intervento militare un adeguato piano di ricostruzione di infrastrutture, scuole, servizi primari che devono diventare una priorità come sottolineato dal Ministro Frattini.
La notizia della liberazione di bambini e ragazzi dalle mani dei talebani, destinati al suicidio-omicidio dopo un lavaggio del cervello ancor più miserabile perché agisce si più deboli nessuno lo enfatizza ma merita di essere sottolineata. Da sola fa comprendere la necessità di opporsi con fermezza e senza esitazioni a certe ideologie che degradano le persone e le società. Stupiscono ad esempio le esitazioni di chi vorrebbe demagogicamente presentarsi come paladino dell’occidente e poi non vuole rischiare nulla per difenderne i valori fondanti la dove più sono minacciati.
Bisogna liberare la popolazione dell’Afghanistan e del Pakistan dai talebani per ridare speranza e futuro ai bambini di quelle regioni perché non crescano in un brodo culturale che li sacrifica per fini di potere ed economici. Dove arrivano i talebani, vedi valli afgane o dello Swat la prima cosa che fanno è distruggere le scuole in particolare quelle femminili e imporre la sharia e le scuole coraniche che spesso altro non sono che mezzi per ideologgizzare i bambini all’odio e alla cultura della morte: i kamikaze appunto. Tutto nel silenzio generale.

Il Piano casa una legge da applaudire

Ci è sembrato che troppo poco si sia detto a riguardo ad un provvedimento che si potrebbe definire storico: il piano casa. Tutti, soprattutto nell’ambito del centrosinistra e da parte di alcuni ambienti cattolici, per anni hanno gridato all’emergenza casa, a volte in modo spropositato visto che il problema è reale solo nelle grandi città e tenuto conto che l’Italia è il paese col maggior numero di proprietari, circa l’80% della popolazione. Adesso che il governo, il primo dai tempi del famoso piano casa Fanfani, decide di stanziare soldi per 100.000 case e in particolare alloggi popolari che dovrebbero concorrere a calmierare i costi delle case e degli affitti, nessuno applaude. E' un provvedimento che va incontro alle esigenze delle famiglie numerose, delle giovani famiglie, degli stranieri e degli studenti fuori sede, eppure gli unici commenti sono stati i soliti ambientalisti che gridano alla cementificazione oppure quelli che criticano tanto per farlo decidendo di puntare sulla polemica che ogni regione gestirà a suo modo il piano casa. Noi siamo favorevoli ad una gestione regionale, più vicina alle esigenze del territorio e ci saremmo aspettati dall’ambito cattolico e sindacale un plauso alla legge e un giudizio per una volta sull’oggetto al posto che sul soggetto. La legge inoltre finanzia e agevola gli ampliamenti alle ville e permette di rimettere in moto il comparto edilizio, uno dei più colpiti dalla crisi economica.

Insomma finanziamenti alle famiglie e a favore della ripresa economica: noi applaudiamo a questa legge.

mercoledì 15 luglio 2009

I soliti scoop-esperimenti a caccia di fondi

Ecco una nuova notizia "scientifica" dei soliti noti, visto che sono gli stessi della pecora Dolly e dell'embrione chimera. Ricerche pubblicizzate sulla stampa prima che esperti e scienziati possano valutarne i risultati non ancora pubblicati, ricerche si spingono sempre oltre il limite etico in quanto utilizzano embrioni , che muoiono, per la sperimentazione; in questo caso e' quasi paradossale uccidere un embrione per ottenere sperma da utilizzare per creare un nuovo embrione.
Inoltre si dice che lo scopo e' combattere la sterilità, ma non è così. non sono ricerche e studi che ne combattono le cause. Questi esperimenti non etici non garantiscono alcun risultato anzi gli stessi scienziati ammettono che le cavie, ottenute con quello sperma ricreato in laboratorio, sono morte quasi subito. Come non ricordare lo scandalo in Corea del Sud delle ricerche sulla clonazione presentate come grandi scoperte scientifiche e poi risoltosi come una grande bugia col solo scopo di reperire fondi alla ricerca? Perché non ricordare come proprio dalla Gran Bretagna continuino ad arrivare "notizie" su ricerche su embrioni e embrioni-chimera mentre le più recenti scoperte mostrano i grandi vantaggi e i successi risultati dalla ricerca sulle cellule staminali adulte piuttosto che su quelle embrionali? Perché continue campagne d'informazione su pillole varie senza parlare dei loro rischi e conseguenze sulla fertilità sia femminile che maschile (recenti studi mostrano che i principi attivi delle pillole si ritrovano in diverse falde acquifere). Perché non parlare di una corretta prevenzione dei fattori di rischio che possono portare all'infertilità? Perché non investire sulle tecniche che realmente aiutano a superare i problemi di sterilità?
Ci sembra che lo scopo di questi scoop-esperimenti serva solo per avere pubblicità e quindi nuovi fondi più che cercare di risolvere le malattie o i problemi in maniera seria ed efficace. Tendono sempre a seguire quella logica che separa l'atto sessuale dall'atto procreativo, una sessualità separata dall'apertura alla vita che tende ad essere usata e proposta solo come atto sessuale, come detto da Benedetto XVI nella Deus Caritas Est "L'uomo diventa veramente se stesso, quando corpo e anima si ritrovano in intima unità; la sfida dell'eros può dirsi veramente superata, quando questa unificazione è riuscita. Se l'uomo ambisce di essere solamente spirito e vuol rifiutare la carne come una eredità soltanto animalesca, allora spirito e corpo perdono la loro dignità. E se, d'altra parte, egli rinnega lo spirito e quindi considera la materia, il corpo, come realtà esclusiva, perde ugualmente la sua grandezza."(n5). Come affermava Paolo VI nell'Humane Vitae l’atto coniugale ha due significati, unitivo e procreativo e "mentre unisce con profondissimo vincolo gli sposi, li rende atti alla generazione di nuove vite, secondo leggi iscritte nell’essere stesso dell’uomo e della donna. Salvaguardando ambedue questi aspetti essenziali, unitivo e procreativo, l’atto coniugale conserva integralmente il senso di mutuo e vero amore ed il suo ordinamento all’altissima vocazione dell’uomo alla paternità"(n12). Quindi per sua natura l'uomo è chiamato a compartecipare all'opera creatrice e dare un proseguimento alla storia nella generazione di nuove vita umane, eliminare questo suo ruolo ne limita anche l'umanità. Tutte queste ricerche temiamo siano orientate e vadano nella direzioni di idee della sessualità dove si negano addirittura la natura di donna e uomo e la loro specificità confondendola con l'idea di gender, sostenendo cioè ricerche ad hoc per chi vive una sessualità intrisicamente chiusa alla vita.

lunedì 13 luglio 2009

I 4 gatti che ascoltano il Papa

L’altra sera il TG3 ha tolto la maschera e ha dichiarato la sua posizione anticlericale mandando in onda un servizio sul papa che terminava con la seguente affermazione “in vacanza con il Pontefice ci saranno due gatti che gli strapperanno un sorriso, almeno quanto i proverbiali quattro gatti, forse un pò di più, che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare le sue parole”.
Non ci sorprende fino in fondo visto che gli attacchi da parte dei vari mass-media contro Benedetto XVI sono continui, ricordiamo come il Papa sia presentato spesso come integralista, in continua antitesi con la scienza, spesso lontano dai sentimenti e dai bisogni della gente, mentre invece in ogni visita pastorale e nei suoi viaggi abbondano i segni di attenzione alle singole persone e alle situazioni più difficili come accade normalmente anche nelle udienze del mercoledì. Nel 2005 ha incontrato in Piazza san Pietro i bambini della prima comunione, nel viaggio in Africa ha incontrato in Camerun i malati di AIDS e i disabili, in Brasile è andato a 150km da san Paolo per incontrare una piccola comunità di recupero per giovani tossicodipendenti, nel viaggio negli Stati Uniti ha incontrato i ragazzi e le famiglie vittime degli abusi sessuali, nel 2005 in vacanza in valle d’Aosta si fece raccontare da un bambino incontrato in una malga la mappa delle vette delle montagne, ma gli esempi potrebbero essere tantissimi.
Gli attacchi al papa, non possiamo dimenticare la strumentalizzazione di alcuni suoi discorsi o il mancato discorso alla Sapienza di Roma o il recente attacco del parlamento belga e dei ministri degli esteri francese e tedesco in occasione del viaggio in Africa, non vengono certo solo dal TG3 e chiaramente fanno parte di una strategia che tende a screditare la voce più autorevole in difesa dei deboli e della dignità umana e a difesa dei valori non negoziabili che lobbies internazionali per scopi ideologici ed economici continuano invece ad attaccare. Si attacca il Papa per screditare la Chiesa. A volte viene presentato come un Papa del passato, addirittura anticonciliare, proprio lui che del Concilio vaticano II fu un protagonista come consulente teologico dell'arcivescovo di Colonia (Germania) cardinale Frings, e poi come perito del Concilio. Proprio lui che ne ha rilanciato il messaggio e l’azione per esempio nel dialogo con le altre religioni anche se spesso invece troverete descritto Benedetto VXI come il Papa che divide, l’esempio è nel dialogo con l’islam che ha trovato tanti spunti sia a partire dal discorso di Ratisbona che nel recente viaggio ad Amman.
Ma nel servizio del TG3 sorprende il tono sprezzante. Come sempre presentano una “loro” realtà, ben diversa dal vero. Basta vedere il numero di copie vendute dei libri di Benedetto XVI e le folle che lo accolgono ovunque e partecipano alle sue catechesi del mercoledì (cifre record). Insomma stiano sicuri al TG3 ci sono tante persone interessate alla parole di Benedetto XVI. Noi siamo tra quei....4 gatti.

giovedì 9 luglio 2009

G8 nonostante i GUFI una preziosa occasione

Il G8 è iniziato da soloun giorno ma alcuni risultati appaiono chiari fin da subito.
L'Aquila e il suo terremoto sono stati portati all'attenzione di tutto il mondo altro che scomparse dall'agenda. Che dire delle visite all'aquila di Obama e della Merkel ad Onna dove ha omaggiato anche la lapide che ricorda la strage nazista del '44? E le promesse di soldi per recupero del patrimonio artistico?
Perchè poi non esaltare molto di più una delle caratteristiche e novità di questo G8: è una vetrina del made in italy.
Nelle camere allestite per il G8 c'è il meglio del design italiano, dai mobili, alle porcellane made in italy, servizi di tazzine, piatti ecc, pigiami Perla nuova collezione regalati in anteprima ai capi di governo, prodotti enogstronomici tutti rigorosamente made in italy, dai prodotti De Cecco con pasta e olio dop abruzzese (valorizzando cosi il territorio) alle mozzarelle di bufala (simbolo del made in italy nel mondo) al vino del Trentito Ferrari, il regalo che verrà dato ai capi di stato è un omaggio alla capacità creativa e artistica italiana (un prezioso libro su Antonio Canova con la copertina in marmo di Carrara) insomma una grande vetrina promozionale che potrebbe rilanciare l'immagine dell'Italia e delle sue grandi qualità...e poi dicono che l'organizzazione era pessima...
Sui contenuti, sono stati raggiunti accordi I cui effetti bisognerà valutare, ma certo ci saranno impegni verso I paesi poveri e proposte sulla crisi economica, tra l'altro le proposte del governo italiano sono state apprezzate e condivise da vari capi distato, forse non si raggiungerà un intesa sui nuovi limiti di CO2 da fissae per il 2050 ma chi ha detto che questo sia negativo, il protocollo di Kyoto non ha portato alcun vantaggio, ha richiesto costi enormi ed inoltre le cause antropiche non è certo che influenzino in maniera significativa I cambiamenti climantici, ègiusto impegnarsi per difendere il creato e ridurre l'inquinamento, tutt'altra questione sono I cambiamenti climatici su cui si sa troppo poco e sui quali anche la comunità scientifica è divisa. Al centro poi deve sempre rimanere la persona sia nelle materie economiche sia in quelle ambientali come ricordato anche nella recente enciclica del papa e forse questo vertice nei diversi aspetti che abbiamo sottolineato ha provato a raggiungere questo obiettivo. Certo non bisogna illudersi, anche duranti altri summit internazionali si sono presi molti impegni poi disattesi, la strada è lunga ma piccoli passi possono e debbono essere fatti e la dichiarazione economica comune approvata va in questa direzione: «No a protezionismi e attenzione alla persona».

mercoledì 1 luglio 2009

Guardiamo ai fatti

Si e' molto discusso sulla vita privata di Berlusconi. Chiediamo anche noi una condotta coerente con i valori difesi e una maggiore sobrietà, ma è chiaro l’intento di mettere in difficoltà il premier e il voto cattolico; chiediamo di evitare di fare i moralisti soprattutto da parte di chi per anni ha proposto modelli culturali basati sulla libertà sessuale o che ha attaccato con atti legislativi l’istituto della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna perfino cercando di legittimare unioni omossessuali. Ben più importante della vita privata dei politici è il loro operato e quello del governo, un politico si giudica innanzitutto da come amministra e legifera. Molti italiani si identificano con Berlusconi, il suo stile ha un riscontro anche nel modello proposto dai suoi media, proprio per la sua immagine vincente e diciamo godereccia e arzilla, quindi attaccarlo su questo si rivelerà inefficacie. Un nota ulteriore meritano l’attacco e le pressioni alla Chiesa perché intervenga e condanni Berlusconi, come ricordava M.Corradi su Avvenire, è molto strana questa richiesta di ingerenza, la Chiesa deve richiamare ad un giusto stile di vita (e lo fa continuamente), alla difesa dell’uomo e dei valori, condannare anche il peccato ma non scadere nel moralismo.
Ci chiediamo c’è nel panorama politico italiano un altro leader politico a livello nazionale in grado di garantitre stabilità e buon governo? che possa presentarsi anche come esempio nella vita privata e con un profilo politico legislativo coerente alla difesa della famiglia? Ci sembra proprio di no. Quindi per ora meglio Silvio.

Se i medici diventano “politici” sul fine vita

Il 13 giugno 2009 l’ordine Fnomceo (Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri) ha votato un documento riguardante il fine vita e il testo di legge Calabrò fermo alla Camera.
La bozza del documento prevedeva di precisare la distinzione degli stati vegetativi dagli stati terminali anche riguardo ad alimentazione ed idratazione, mantenendo però il divieto di interruzione. Si è invece votato un documento il cui punto più discriminante è diventata la differenza tra alimentazione artificiale e naturale, con la possibilità di chiedere l’interruzione della prima con le DAT (Dichiarazione Anticipata di Trattamento).
Innanzi tutto ci stupisce che dei medici discutano la differenziazione tra due tipi di alimentazione, e ne traggano conclusioni diverse a seconda dell’una o dell’altra. Infatti lo scopo dell’alimentazione è nutrire e quindi a differenza di ciò che è indicato nel documento non può mai considerarsi una terapia, perché è un sostegno vitale e non può essere interrotta. Questo documento ha creato divisioni all’interno dell’ordine: non è stato votato da alcuni tra i più importanti e numerosi ordini provinciali. Ci sembra che si sia voluta esprimere una posizione per influenzare la discussione parlamentare, fornendo una base scientifica su cui basare future scelte politiche, ma questo documento non ha una base scientifica. Giustamente qualche giornale ha fatto notare che questa posizione degli ordini medici a favore di una pratica che apre all’eutanasia, come quella dell’interruzione dell’alimentazione, cambierà il rapporto di fiducia medico-paziente. Ne hanno tenuto conto i firmatari e proponitori di questo documento? Inoltre tale documento viola gli articoli 3 e 17 della deontologia medica e il documento di New York sulla Convenzione Onu sui diritti delle persone disabili.
Abbiamo sostenuto fin dall’inizio dell’iter parlamentare la necessità di procedere celermente all’approvazione del ddl per evitare che potessero intervenire modifiche significative e peggiorative, una volta che l’emozione per il caso Eluana fosse scomparsa dalla memoria collettiva. Per motivazioni politiche, quali evitare fratture nella maggioranza durante la campagna elettorale, la discussione alla Camera è stata rinviata. Ora si dovrà procedere alla nomina del deputato che avrà funzione di relatore; questo passo determinerà e orienterà già l’esito e la direzione della discussione. Confidiamo comunque nella fermezza del Governo e del Ministro Sacconi, che ha riaffermato recentemente che l’indisponibilità di idratazione e alimentazione è un punto fermo della legge e non è negoziabile, come prioritario rimane nel ddl riaffermare il dovere di curare, vietare richieste con finalità eutanasiche, escludere richieste che pretendano di imporre al medico pratiche per lui inaccettabili in scienza e coscienza. Principi riaffermati dal codice di deontologia medica ed enunciati dal CNB nel 2003 e 2005 e già presenti nel ddl Calabrò negli articoli 3-4-7 approvati dal Senato.